venerdì, giugno 22, 2007

ULTIMA NOTIZIA

22 GIUGNO 2007 ore 19:18

CALDO: CATANIA VERSO I 40 GRADI

Temperature vicine ai 40 gradi nel fine settimana al centro-sud. La Protezione civile prevede 38 gradi per domani a Catania, e domenica nella citta' siciliana dovrebbe fare ancora piu' caldo. A Palermo la colonnina di mercurio dovrebbe arrivare sopra i 35 gradi nelle prossime 48 ore. L'allarme di livello 3 oggi e domani riguarda anche Pescara, Campobasso e Bari, con le massime fra i 31 e i 35 gradi. A Roma le temperature dovrebbero arrivare intorno ai 32 gradi domenica, ma l'alto livello di umidita' ne fara' percepire di piu'. Nel fine settimana dovrebbe fare molto caldo anche a Brescia e a Cagliari.
AGR.

IN PRIMO PIANO

22 GIUGNO 2007 ore 18:25

GRANDINATA VALTELLINA E VALCHIAVENNA: DANNI ELEVATI
Fojanini: ingenti danni alle colture, i meleti i più colpiti. Colpite anche le vigne.


Fenomeno atmosferico dagli effetti devastanti ieri su buona parte del territorio di Valtellina e Valchiavenna. Il primo giorno d'estate del 2007 sarà purtroppo ricordato per l'inclemenza del tempo che ha gravemente danneggiato le colture. La grandine, vero proprio incubo degli agricoltori, ha percorso circa 50 chilometri all'interno della valle con chicchi di 31-45 millimetri di media con picchi di oltre 60. Due sfortunati primati per un fenomeno che ha colto tutti di sorpresa e che ha lasciato pesanti strascichi.

Durante le prime ore dell'alba un violento nubrifagio ha colpito la Valchiavenna e parte del Morbegnese, ha replicato poi nelle prime ore del pomeriggio, dalle 15.30 invece la violenza del temporale ha interessato la Valtellina a partire da Berbenno e trovando il suo esaurimento solo alle porte di Tirano. La struttura temporalesca che ha colpito la provincia di Sondrio si è formata sulla bassa Valle d'Aosta intorno alle ore 11.10. Tale struttura si è mantenuta chiaramente attiva attraversando le prealpi piemontesi (ore 12-13). Alle 13.30 è arrivata sul lago Maggiore, alle 14.30 si è abbattuta sulla bassa Valchiavenna e alle 15 sulla Bassa Valtellina da dove ha percorso tutta la vallata, da ovest verso est. Soltanto intorno alle 17 l'evento si è concluso.

Sono state colpite quasi tutta la fascia vitata Docg e Doc e buona parte della melicoltura della valle, con danni ingenti alle coltivazioni. Il fenomeno grandinigeno si è concentrato sul fondovalle dove più forti erano le correnti ascensionali, mentre l'intensità andava calando salendo di quota, sia sul versante retico, sia su quello orobico. Se per il vigneto il danno varia da un 3% con punte del 30%, con l'eccezione del comune di Albosaggia dove il danno supera il 50%, la frutticoltura esce più malconcia. Di seguito viene sintetizzata la situazione per zone e per colture.

Melo

L'areale produttivo di Ponte, Piateda, Tresivio (Fiorenza) ha subito danni al momento stimabili dal 50 al 90%, tranne la parte alta del conoide (Roncola) dove il danno è più limitato e si aggira sul 25 / 35%. A Postalesio siamo attorno al 10-15%, mentre nella zona frutticola di Bianzone viene al momento stimato un danno del 25-35%. A Villa di Tirano invece il danno è stimabile attorno 15-20% .

VITE

Da Berbenno a Sondrio - (Valtellina DOC- Valtellina Dogc - Sassella): 5 -15% (percentuale più bassa zona alta)

Albosaggia: 50%

Da Sondrio a Montagna - (Valtellina DOC - Valtellina Dogc - Grumello): 3-10 % (percentuale più bassa zona alta)

Da Poggiridenti a Tresivio - (Valtellina DOC - Valtellina Dogc - Inferno): 5-25% (percentuale più bassa zona alta)

Da Ponte a Teglio (Valtellina DOC - Valtellina DOCG Valgella): 10 - 20% (percentuale più bassa zona alta)

Costiera da Dubino a Civo: 10 - 15%
A cura di WWW.VAOL.IT

ULTIMA NOTIZIA

22 GIUGNO 2007 ore 18:04

Intorno alle 16 un intenso temporale con nubifragio e qualche grandinata ha interessato il Novarese e il Vercellese per poi spostarsi e dividendosi in due parti verso la Valellina. Altro focolare temporalesco è al momento in atto sull'ovest del Novarse. Temporali sparsi anche sui rilievi lombardi, forti sul Ticinese e qua e la sulla Francia e Svizzera.

IN PRIMO PIANO

22 GIUGNO 2007 ore 13:11

BREVE FASE AUTUNNALE IN ARRIVO?

Beh, certamente non arriveramo a volori proprio autunnali ma il paragone potrebbe essere molto simile.
PERCHE'? Tutto sarà dovuto per una discesa fredda dall'Europa centrale verso l'Italia (specie il Nord) con temperature in calo tra il 26 e il 28 Giugno. I valori massimi potrebbero perdere anche 5-10°C con valori che su alcune regioni potrebbero portasi intorno ai 20-25°C. Il Centro-Sud risentirebbe poco di questa rinfrescata anche se le temperature tenderanno a calare lentamente!

QUALI FENOMENI ATTENDERCI? Si sa che il contrasto tra aria calda e aria fredda provoca più delle volte fenomeni intensi o localmente violenti. Pertanto nell'arco delle giornate 25-26-27 sono attesi fenomeni forti con grandinate e nubifragi (non escluse trombe d'aria) sull'arco alpino, versanti esteri e pianure a nord del Pò. L'intensa discesa fredda provocherà anche un forte rinforzo dei venti sui mari settentrionali, Triveneto e regioni centrali con rischio di mareggiate sulle coste e mari agitati.
In seguito da ovest l'Anticiclone delle Azzorre potrebbe farci visita: questa volta con temperature "normali" e clima più Estivo.

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22 GIUGNO 2007 ore 12:22

TRENTO, FRANA SULLA GARDESANA: TRAFFICO STRADALE INTERROTTO

Una frana di notevoli dimensioni e' caduta nella notte sulla gardesana, all'altezza di Limone, in provincia di Trento. La frana ha sfiorato anche un'auto. Questa mattina sul posto si e' recato il geologo della Provincia autonoma di Trento, per la valutazione dei danni e delle possibilita' di rimuovere entro il piu' breve tempo la massa terrosa e di macigni abbattutasi sulla sede stradale. I collegamenti sono integrati a mezzo di battelli.
ANSA.

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22 GIUGNO 2007 ore 12:10

MALTEMPO SUL BRENNERO

Un'ondata di maltempo si e' abbattuta nel Brennero con una frana del fronte di 200 metri scesa su una strada provinciale in Val di Fleres. Non vi sono feriti. Una serie di temporali di forte intensita' ha colpito la zona del confine con l'Austria in Alto Adige. I tecnici sono al lavoro per sgomberare la frana della val di Fleres, ostacolati dalle piogge che proseguono incessanti. Oltre il confine una frana e' caduta anche sulla statale del Brennero, causando problemi al traffico.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

22 GIUGNO 2007 ore 8:00

Confermata la discesa fredda sul Nord Italia tra Lunedi 25 e Martedì 26 Giugno. Attesi temporali anche FORTI sulla Valle d'Aosta, Piemonte centro-settentrionale, alta Lombardia, Trentino e Friuli. Fenomeni VIOLENTI colpiranno la Svizzera, Austria e Germania. Attenzione a nubifragi, grandinte e raffiche di vento oltre i 100 km/h.

IN PRIMO PIANO

22 GIUGNO 2007 ore 7:57

SECONDO GIORNO D'ESTATE: NUOVI TEMPORALI SULLE ALPI E PIANURE OCCIDENTALI. CLIMA CALDO AL CENTRO-SUD

Secondo giorno d'Estate all'insegna dalla variabilità sulle regioni Settentrionali e clima molto caldo al Centro-Sud. Questa mattina si segnalano anche foschie e banchi di nebbie tra Piemonte e Liguria a causa dell'elevata umidità (punte del 90%). Sulla Svizzera e Verbano stanno sfilando invece corpi nuvolosi con rovesci e qualche temporale.

SITUAZIONE ATTESA PER OGGI:
Oggi attesi altri temporali sulle Alpi e verso sera anche sulle pianure (specie a nord del Pò), localmente intensi tra alto Piemonte e alta Lombardia oltre che tra Svizzera e Austria. Qualche acquazzone atteso anche sulle zone interne della Toscana.

Al Centro-Sud giornata serena e MOLTO CALDA con temperature intorno ai 30-32°C al Centro e 33-37°C al Sud, con punte di 40°C tra Sicilia e Puglia.

ULTIMA NOTIZIA

22 GIUGNO 2007 ore 7:42

Ieri, tra 20:20 e le 21:10 un nuovo temporale si è formato sulla città di Torino ma fortunamente non ha trovato modo di ingrandirsi e rinforzarsi. Solo qualche rovescio moderato su alcune zone della città, in esaurimento intorno alle 21

PREVISIONI

22 GIUGNO 2007 ore 7:38

PREVISIONI PER SABATO 23 GIUGNO: SOLEGGIATO E CALDO SU TUTTA L’ITALIA. NEL POMERIGGIO PROBABILI ROVESCI TRA TRENTINO E FRIULI
Migliora a partire da domani la situazione sul nostro Settentrione con riduzione dell’instabilità su tutte le Alpi e più clima soleggiato e caldo. Non mancheranno comunque alcuni rovesci sul Trentino e Friuli. Ancora punte di 38-40°C al Sud


NORD: Mattina serena e soleggiata su tutte le regioni. Possibili addensamenti nelle prime ore sulla Liguria e rilievi alpini valdostani. Nel pomeriggio sole e caldo ovunque a parte qualche cumulo innocui sulle Alpi. In serata sereno su tutte le regioni.
Sul Nord-Est mattinata soleggiata su tutte le regioni ma con qualche nube sparsa sui rilievi alpini con rischio di qualche isolato piovasco. Nel pomeriggio peggiora sul Trentino e Friuli (meno sulle coste) con rovesci e locali temporali. Sole e caldo altrove. In serata residui piovaschi sul Friuli e un po’ di nubi innocue sul Trentino. Sereno sulle restanti regioni.
Temperature massime comprese tra i 26-31°C. Minime intorno ai 14-17°C, localmente fin verso i 10°C sul Nord-Ovest. Venti moderati da W sulla Liguria, deboli altrove con temporanei rinforzi sull’alto Adriatico e Alpi.
Mari poco mossi, localmente mossi sul ligure.

CENTRO: Giornata calda e serena su tutte le regioni. Nel pomeriggio possibili addensamenti innocui sul basso Lazio, Molise e sud Sardegna.
Temperature massime comprese tra i 26-31°C con punte di 32°C sulle zone interne della Sardegna. Minime intorno ai 15-20°C. Venti deboli con rinforzi moderati da W sulla Sardegna e da NW sull’ovest del Tirreno. Altrove brezze lungo le coste.
Mari poco mossi.

SUD: Al mattino sole sulla Campania, Basilicata, Puglia ed ovest Sicilia. Altrove nubi sparse più addensate sul Nisseno ed Ennese. Nel pomeriggio sereno o poco nuvoloso ovunque. Sera serena su tutte le regioni.
Temperature massime comprese tra i 28-31°C sulla Calabria, 32-35°C sulla Sicilia, 29-31°C sulla Campania, 34-37°C sulla Basilicata e 35-38°C sulla Puglia. Non escluse punte di 40°C sulle zone interne. Minime intorno ai 20-24°C.
Venti deboli con brezze a tratti moderate sulle coste.
Mari poco mossi.

ULTIMA NOTIZIA

22 GIUGNO 2007 ore 7:30

AVANZANO LE ZONE ARIDE, A RISCHIO LE COSTE VIP


Effetto caldo sulle coste italiane. Alcune aree dove sorgono le località vip e famose rischiano di diventare le nuove zone aride del Mediterraneo dove ogni forma di vita è compromessa sotto i colpi del clima che cambia. In cima alla lista la Costa Smeralda, ma anche tutta la fascia costiera dell'Abruzzo, parte di quella della Puglia che include Otranto da una parte e Gallipoli dall'altra, e il lungomare dell' agrigentino.

A scattare la fotografia del rischio desertificazione in Italia gli scienziati intervenuti al seminario "Le variazioni climatiche e i processi di desertificazione" organizzato ad Alghero e che apre in via ufficiale il percorso dei sette appuntamenti che porteranno alla Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici 2007 organizzata dal ministero dell'Ambiente e programmata a Roma, alla sede della Fao, il 12 e 13 settembre prossimo. "Se continua così i vip rimarranno a secco. In Costa Smeralda c'é un processo di desertificazione che in Sardegna interessa le aree costiere", ha detto il coordinatore della Conferenza nazionale cambiamenti climatici, Vincenzo Ferrara.

"Tutta la Sardegna corre un altro rischio desertificazione escluse - ha spiegato Ferrata - le zone più alte e il Gennargentu. Quello che bisogna capire è che la desertificazione non significa un cammello nel deserto ma una mancanza di vita, la distruzione della biodiversità, anche in zone insospettabili come la Pianura Padana". In particolare per l'allarme Sardegna, il rischio desertificazione riguarda il 52% del territorio regionale di cui l'11% già colpito, ovvero con il fenomeno già in atto. L' emergenza riguarda tutta la fascia costiera orientale che corre dalla Costa Smeralda e arriva fino a Villasimius passando per Orosei e Cala Gonone, la casa della Foca Monaca. Altra fascia colorata di giallo e di rosso, le due tonalità di alta sensibilità, va da Oristano a Cagliari ed è la zona considerata maggiormente esposta alla desertificazione.

Altra fascia sotto stress la Nurra (nord-ovest della Sardegna) tra Sassari, Alghero, Porto Torres e la rinomata Stintino. La mappa è stata realizzata dal progetto della Regione e dall'ente regionale agricolo Ersat. "Gli ultimi due decenni - hanno detto i realizzatori del progetto, Andrea Motroni e Josué Loj - sono stati i più drammatici per la Sardegna con una riduzione media delle precipitazioni del 10% e un aumento delle temperature medie nel valore massimo, con fenomeni estremi e con gli ultimi sette anni i più siccitosi mai conosciuti". Sempre in Sardegna il Lago di Baratz, l'unico naturale della regione, registra un "notevole abbassamento". Sotto la morsa aridità anche le isole a sud di San Pietro e Sant'Antioco.

"La Sardegna è un'isola che soffre di carenza idrica e affronta periodicamente momenti siccitosi con conseguenze rilevanti sia in relazione alla risorsa potabile che agricola, con ricadute sul territorio", ha detto l'assessore regionale difesa ambiente Cicito Morittu. Ma l'emergenza aridità non tocca solo la Sardegna. Sotto stress, secondo le mappe regionali rese note al workshop di Alghero, l'Abruzzo con quasi il 40% di territorio interessato che comprende tutta la fascia costiera che, verso l'interno, si estende fino ai confini con la Marsica, il Fucino e l'aquilano. La Sicilia nelle zone interne della provincia di Caltanissetta, Enna e Catania e lungo la costa agrigentina e la Puglia dove solo il 7% del territorio regionale non è affetto dal rischio deserto mentre il 93% è mediamente sensibile (47,7% e molto sensibile (45,6%) con le aree dietro il Gargano, molta parte della zona costiera e la fascia che va da Otrando a Gallipoli coprendo parte del Salento.
ANSA.

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22 GIUGNO 2007 ore 7:26

CALDO: IN ROMANIA I MORTI SONO 15

Sono almeno 15 i morti provocati dall'ondata di caldo che sta colpendo la Romania. Nelle ultime 24 ore, 12 persone sono decedute, in particolare nelle zone centrali e orientali del Paese dove il termometro e' arrivato fino a 38 gradi centigradi. Lo hanno reso noto fonti del ministero della Sanita'. Il servizio ambulanze di Bucarest ha riferito che da ieri sono state oltre 1.200 le chiamate di soccorso ricevute. In 34 distretti su 40 e' stato proclamato lo stato d'emergenza. In tutte le principali citta', allestiti pronto soccorsi volanti. Acqua viene somministrata a chi ne faccia richiesta.
AGR.

IN PRIMO PIANO

22 GIUGNO 2007 ore 7:24

DUE GIORNI DI CALDO ED E’ GIA’ ALLARME OZONO
A lanciarlo è Legambiente Lombardia per bocca del suo presidente De Simine

E' allarme ozono in Lombardia. Sono bastati due giorni di caldo e i livelli di 0₃ nella troposfera (cioè nella parte più bassa dell'atmosfera) sono volati oltre la soglia critica, che identifica le concentrazioni pericolose per la salute in particolare di bambini e anziani. La provincia di Lecco risulta per ora quella messa peggio: il picco è stato misurato a Valmadrera con 246 microgrammi/mc, quindi oltre la soglia di allarme di 240, limite oltre il quale diventa obbligatoria la segnalazione alla popolazione. Ma nemmeno la provincia di Varese sta meglio, in questi giorni le centraline hanno superato il valore 200, in fascia critica c'è anche Como con 183 e l'hinterland milanese (Trezzo d'Adda a 195), dati ovunque in aumento che lasciano prevedere ulteriori sforamenti se continuerà ad esserci sole e calma di vento.
Se l'ozono negli strati più alti dell'atmosfera risulta di fondamentale importanza per la vita sulla terra, in quanto fornisce lo schermo in grado di filtrare le radiazioni ultraviolette (UV), potenzialmente cancerogene, nella parte più bassa dell'atmosfera l'ozono è invece dannoso per la salute umana e per la vegetazione; essendo un forte ossidante, è in grado di attaccare i tessuti dell’apparato respiratorio anche a basse concentrazioni, provocando irritazione agli occhi e alla gola, tosse e riduzione della funzionalità polmonare. Le persone maggiormente colpite sono i bambini che hanno anche maggiori probabilità di sviluppare fenomeni asmatici o altre malattie respiratorie. Ma anche i soggetti sani che fanno attività fisica all'aperto diventano un gruppo “sensibile” perché sono più esposti all'ozono rispetto alla popolazione meno attiva. Inoltre le malattie respiratorie (asma, broncopneumopatie croniche) rendono i polmoni più vulnerabili agli effetti dell'ozono. Vi sono chiare evidenze, poi, che l'ozono determina un aumento di mortalità, esattamente come le polveri sottili.
Le principali cause dell'aumento dell'ozono sono le emissioni di idrocarburi incombusti (COV) che provengono dal traffico veicolare e delle attività industriali, ed inoltre dagli ossidi d'azoto, un tradizionale inquinante da traffico. «Siamo di nuovo in emergenza smog, nella sua variante estiva dello 'smog fotochimico' - commenta Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - ormai i picchi invernali ed estivi di inquinamento sono una certezza, di fronte alla quale il balletto di competenze tra Governo e Regione per i provvedimenti antismog appare semplicemente criminale. Il Governo sblocchi subito la legge antismog della Lombardia, e la Regione avvii una nuova politica della mobilità, abbandonando gli scellerati progetti di nuove autostrade e puntando tutto sulla mobilità sostenibile, sulle ferrovie in primo luogo»
A cura di regione lombardia.
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