domenica, luglio 01, 2007

ULTIMA NOTIZIA

01 LUGLIO 2007 ore 19:57

INCENDI: OGGI 825 CHIAMATE A 1515
Regioni piu' colpite Calabria, Campania, Puglia, Toscana


Sono stati 49 gli incendi che hanno impegnato oggi, in varie parti d'Italia, i mezzi e il personale del Corpo forestale dello Stato. La centrale operativa nazionale del Corpo, che coordina le 15 sale operative regionali, dalla mezzanotte alle 17, ha ricevuto 825 chiamate al numero di emergenza ambientale 1515 della Forestale. Il numero piu' alto di incendi al Sud: e' la Calabria, infatti, la regione piu' colpita dalle fiamme con 16 roghi, seguita da Campania, Puglia e Toscana.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

01 LUGLIO 2007 ore 19:34

FORTI temporali con grandine e nubifragi in atto sul Torinese, Canavese, Pavese, Lodigiano ed ovest Cremonese. Temporali intensi anche sulla Svizzera e Francia. Il tutto si muove verso E-NE

IN PRIMO PIANO

01 LUGLIO 2007 ore 12:20

ULTIMISSIME TEMPORALI

Gli ultimi aggiornamenti dei modelli, vedono coinvolto questa sera-notte da temporali e rovesci diffusi buona parte del Piemonte, specie sulle pianure del Torinese, Biellese, Verbano, Novarese e Vercellese; occasionali o assenti sul Cuneese, Astigiano e Alessadrino, interessati già nel pomeriggio. Sempre tra sera/notte temporali intensi interesseranno anche la Lombardia centro-settentrionale e il Trentino; in maniera più pesante la Svizzera centrale, la Germania e l'Austria occidentale.
ATTENZIONE a possibili nubifragi e grandinate nelle aree più colpite con allagamenti o straripamenti di piccoli rii o torrenti. Sui versanti svizzeri e austriaci NON si esclude la possibilità di piccole trombe d'aria nel caso si si formassero GROSSE cellule temporalesche.

ULTIME NOTIZIE AUTOSTRADE

01 LUGLIO 2007 ore 11:27

ESTATE: OSSERVATORIO, QUATTRO MILIONI IN RIENTRO DOPO ESODO


Mentre cinque milioni di italiani sono in vacanza e torneranno in città intorno a metà luglio, per quattro milioni di italiani oggi è giorno di rientro. Si tratta, secondo l' Osservatorio di Milano, di un milione di vacanzieri di giugno che tornano dalle spiagge italiane, in particolare dalla costa adriatica o dalle località montane, soprattutto dal Trentino Alto Adige ma anche dalle capitali europee, Parigi, Londra e Barcellona o da viaggi sui Caraibi e sul mar Rosso. I restanti tre milioni sono weekendisti che per il 75% hanno passato il fine settimana nella seconda casa da parenti e amici, i restanti 25% ha effettuato un fine settimana in località marina o montana. Resta consistente, secondo l'Osservatorio, il fenomeno delle gite giornaliere al mare, soprattutto le città del centro sud, da Roma a Napoli sulla costa tirrenica, Bari sulla costa adriatica per poi scendere a Reggio Calabria, Messina, Catania, Palermo e Cagliari. "Nel complesso - ha dichiarato il direttore dell'Osservatorio, Massimo Todisco - possiamo affermare che rispetto allo scorso anno i movimenti in entrata e in uscita dalle città sono in questi primi giorni di luglio il 6% in più con un trend per la prima volta favorevole. Ciò dimostra - ha concluso Todisco - che gli italiani dopo anni che non hanno speso poco o quasi nulla per le vacanze a causa della crisi economica, da quest'anno ricominciano a investire gradualmente a progressivamente in Italia e all'estero, una conferma della ripresa dalla crisi economica che ha subito il Paese negli ultimi anni".

NEL POMERIGGIO TRAFFICO INTENSO
ROMA - Previsioni di traffico intenso per il pomeriggio di oggi, dopo le consistenti uscite dalle grandi città registrate fin da giovedì scorso, sui tratti autostradali di collegamento tra le riviere e i principali nodi urbani, con punte di criticità possibili tra le 16 e le 21. In particolare, informa Autostrade per l' Italia, per quanto riguarda la A14 da Cattolica a Bologna, nelle ore di punta e in caso di code in autostrada gli accessi ai caselli di Cattolica, Riccione, Rimini, Ravenna e Cesena potranno essere limitati per evitare ulteriori criticità. In alternativa per raggiungere Bologna si potrà utilizzare la statale Adriatica fino a Ferrara, con rientro nel capoluogo tramite la A13, oppure la statale di San Vitale a partire da Ravenna. Per il traffico di lunga percorrenza diretto sulla A1 verso Milano è inoltre consigliato, in alternativa al tratto urbano della stessa A14, l'utilizzo della Tangenziale di Bologna, con uscita a San Lazzaro e rientro a Panigale. Per l'A10 da Savona a Genova. Per chi è diretto a Milano consigliato, come alternativa alla A7, l' utilizzo delle autostrade A6 e A4 o della A26 con rientro nel capoluogo lombardo tramite la A8. Per chi è diretto a Genova o in Toscana tramite la A12, il transito sulla A10 è sconsigliato nella fascia oraria 16-21 data l'assenza di percorsi alternativi. Sulla A11 da Pisa a Firenze è possibile in alternativa l'utilizzo della superstrada Firenze Pisa Livorno, mentre per la A12 da Civitavecchia a Torrimpietra in caso di code è possibile l'utilizzo della statale Aurelia. In alternativa alla A1 da Orte a Roma nord è utilizzabile la statale Flaminia con uscita dall'autostrada a Magliano Sabina e, anziché utilizzare la A1 da Anagni a Roma sud si può raggiungere Roma anche tramite la Via Casilina con uscita ad Anagni o a Frosinone. I mezzi pesanti, infine, non potranno circolare fino alle ore 24.
ANSA.

ULTIMA NOTIZIA

01 LUGLIO 2007 ore 11:25

L'Isola di Cipro è interessata nelle ultime 48 ore da un incendio di proporzioni eccezionale, nelle montagne centrali del Troodos. Prima il caldo e adesso gli incendi. Molte i villaggi e abitazioni evacuati per fiamme. Si può classificare come una vera e propria catastrofe ecologica.

ULTIMA NOTIZIA

01 LUGLIO 2007 ore 10:25

GRECIA: SISMA SOTTOMARINO 5,8 RICHTER SCUOTE ISOLE EGEO


Un forte terremoto sottomarino di intensità pari a 5,8 gradi della scala Richter ha scosso le coste e le isole greche occidentali nel mare Egeo. Al momento non ci sono notizie di danni o feriti o di eventuali onde anomale. La scossa si è verificata alle 21,09 locali, le 20,09 in Italia. L’epicentro è stato individuato a 400 chilometri a nord-ovest da Atene, hanno spiegato dall’istituto di geofisica della capitale greca. Il sisma è stato avvertito in particolare a Corfù e nelle isole vicine.
REPUBBLICA

IN PRIMO PIANO

01 LUGLIO 2007 ore 10:21

BREVE ONDATA DI CALDO SULL'ITALIA TRA IL 7-12 LUGLIO MA...NON TUTTI I MODELLI SON D'ACCORDO!

Fortunatamente gli ultimi aggiornamenti da parte dei modelli non evidenziano una nuova e pesante ondanta di caldo sull'Italia a partire dal 7 Luglio. Comunque sia non tutti i modelli a nostra disposizione vedono questa unica possibilità. Ad esempio ECMWF vede anch'esso una breve ondata di calda ma di pesantezza maggiore e con temperature più elevate rispetto al GFS. Diversamente è il GEM: risalita calda (molto blanda) soltanto sulle regioni Centro-Meridionali mentre correnti fresche al Nord. NOGASP si allina al GFS ma con maggiore instabilità sui Balcani e Adriatico. UKMO? Lingua calda abbastanza intensa sul Meridione; mite e clima fresco altrove.
Come vedete UKMO e ECMWF osservano una seconda ondata di calda abbastanza pesante, mentre i restanti vedono una normale risalita delle temperature; situazione al quanto normale.
Facendo un risultato, la possibilità di avere una PESANTE risalità Africana si attesta intorno ai 30%, mentre prende piede (80%) la classica Estate Mediterranea-
Seguite gli aggiornamenti...

IN PRIMO PIANO

01 LUGLIO 2007 ore 10:04

PAKISTAN: VIOLENTO CICLONE, CENTINAIA I MORTI

Il cambiamento climatico genera fenomeni atmosferici sempre piu' intensi. Un violento ciclone si e' abbattuto sul Pakistan. Da sabato scorso sono stati almeno 250 i morti. Ottocentomila gli sfollati. Duecentocinquantamila le persone rimaste senza tetto.

IN PRIMO PIANO

01 LUGLIO 2007 ore 10:01

NUOVA PERTURBAZIONE IN ARRIVO: TORNANO I TEMPORALI OGGI SULLE ALPI, PIEMONTE, LOMBARDIA E ALTO ADIGE; FORTI SULLA SVIZZERA E AUSTRIA

Mancano meno di 10 ore all'impatto della perturbazione Atlantico sulle nostre Alpi occidentali. Al momento piove su varie località della Francia nord-occidentale e Gran Bretagna, ma nelle prossime ore i fenomeni tenderanno a portarsi verso Levante.

COLPITO ANCHE IL NORD ITALIA? DOVE E QUANDO?
Certamente, nel pomeriggio le precipitazioni prevalentemente temporalesche si formeranno sulle Alpi centro-occidentali, in estensione prima di sera sulle pianure piemontesi e nord-ovest Lombardia. I fenomeni potrebbero risultare intensi sulla fascia pedemontane piemontese (Torinese, Biellese, Verbano) e parte delle pianure centrali; valori forti attesi anche sulla Svizzera e Austria.
In tarda serata-notte (aspettiamo ulteriori conferme) il fronte dovrebbe lasciare parte del Nord-Ovest in movimento verso il resto della Lombardia, alto Veneto e Trentino. Il dubbio rimane su un secondo sistema più intenso del precedente (fenomeni localmente violenti) che dovrebbe colpire nella notte la Svizzera, est Valle d'Aosta e nord Piemonte. Alcuni modelli vedono il picco delle precipitazioni anche piuttosto lontano dalle Alpi, mentre altri lo vedono già entrato sul Nord-Ovest. Un mix di tante possibilità che troveranno conferme nei prossimi round. Una maggiore angolazione e anche il resto del Piemonte potrebbe vedere temporali forti!.

AVVISO: attenzione nel pomeriggio-notte per possibili TEMPORALI FORTI con rischio di nubifragi, grandinate e violenti colpi di vento. Rischio di esondazioni di piccoli rii o torrenti. NON sostare lungo i corsi d'acqua durante l'evento e prudenza sulle zone di montana per occasionali smottamenti al terreno!
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI nelle prossime ore!

PREVISIONI

01 LUGLIO 2007 ore 9:34

PREVISIONI PER LUNEDI 2 LUGLIO: GIORNATA PERTURBATA SUL SETTENTRIONE CON TEMPORALI ANCHE INTENSI. PIOGGE SPARSE ANCHE AL CENTRO MA CLIMA SOLEGGIATO AL SUD.
Mancano meno di 24 ore all’entrata del fronte Atlantico sul Nord Italia. Attese piogge e temporali intensi, specie sulle Alpi e alte pianure. Instabile anche sulle regioni Centrale ma con fenomeni più irregolari. Clima caldo e perlopiù soleggiato al Meridione


NORD: Mattinata nuvolosa su tutto il Nord-Ovest, con piogge intense e temporali sul Torinese, alto Piemonte e nord Lombardia. Fenomeni localmente forti sul Verbano, Valtellina, Ticinese e Comasco; deboli o moderati altrove ma con clima più asciutto e qualche occhiata di sole sulla Liguria. Nel pomeriggio piogge e rovesci diffusi sul Piemonte, Lombardia ed Emilia, localmente intensi sul Cremonese, Mantovano e Bresciano. Fenomeni più deboli o assenti sulla Valle d’Aosta, Alpi piemontesi e Liguria. In serata assenza di piogge e clima sereno quasi ovunque.
Sul Nord-Est mattinata nuvolosa con piogge e rovesci diffusi, probabilmente più deboli sulle coste venete e friulane. Nel pomeriggio piogge intense e temporali sul tutto il settore; moderati o localmente forti sull’alto Veneto, Friuli e Prealpi. Fenomeni più deboli sulla Romagna, specie pedemontane e Appennino. In serata piogge sparse sul Venete, Trentino e Friuli; rare altrove con schiarite. Migliora ovunque nella notte.
Temperature massime comprese tra i 23-27°C con qualche punta di 30°C sull’Emilia. Fresco sulle Alpi. Minime intorno ai 13-18°C. Venti deboli con rinforzi da S-SW nel pomeriggio sulla Liguria e alto Adriatico.
Mari poco mossi.

CENTRO: Mattinata variabile o nuvolosa su tutte le regioni. Attese piogge sulla Toscana, Umbria e parte delle Marche e sud Sardegna. Maggiori schiarite sul Lazio, nord Sardegna, Abruzzo e Molise. Nel pomeriggio piogge e rovesci diffusi, meno probabili sul Lazio meridionale. Clima soleggiato e sereno invece sulla Sardegna. In serata migliora ovunque con cieli sereni.
Temperature massime comprese tra i 23-28°C. Minime intorno ai 16-21°C. Fresco in Appennino. Venti moderati ovunque. Mari poco mossi.

SUD: Mattina soleggiata su tutte le regioni. Nel pomeriggio un po’ di nuvolosità innocua in arrivo su quasi tutte le regioni. Più sole sulle zone Joniche. In serata possibili brevi piovaschi sull’Ennese, Messinese e Nisseno. Sereno poco nuvoloso altrove.
Temperature massime comprese tra i 28-31°C con punte di 33-35°C sulla Puglia. Minime intorno ai 18-23°C. Venti moderati.
Mari poco mossi.

IN PRIMO PIANO

01 LUGLIO 2007 ore 9:28

A RISCHIO LO STRETTO DI MESSINA E VENEZIA


Alici e sardine nello stretto di Sicilia soffrono il caldo. A rilevare i sintomi della sensibilità del nostro pesce azzurro un gruppo di ricercatori dell'Istituto per l'ambiente marino costiero (Iamc) del Cnr di Mazara del Vallo. Nonostante non ci sia ancora una serie storica di dati molto ampia, quanto emerge dai rilevamenti tra il 1997 e il 2006 effettuati dall'Iamc mostra campanelli d'allarme: la riproduzione delle acciughe risente di elevate temperature mentre l'abbondanza di sardine risulta legata ai valori medi di upwelling costiero, cioé la risalita di acqua più profonda e ricca di nutrienti, un fattore che nello Stretto è innescato soprattutto dal vento. Lo studio è stato condotto utilizzando metodi di stima diretti basati sulla biologia della specie, in particolare sulla produzione giornaliera di uova, e su dati idroacustici da ecosounder. "Nelle annate più calde, il 2003 e il 2006 - spiega Angelo Bonanno, ricercatore dell'Iamc di Mazara - si è riscontrata nello Stretto di Sicilia una minore abbondanza dell'acciuga. Raggiunto il picco di circa 26 gradi la curva della presenza delle acciughe scende perché la specie si riproduce nel periodo fra maggio e ottobre, in particolare a luglio, quando il maggior numero di adulti maturi depone le uova". E sopravvivere poi non è facile: "Per arrivare alla maturità bisogna che si verifichino una serie di condizioni" afferma Bonanno. Un problema condiviso anche da un pesce azzurro di origine subtropicale sempre più diffuso in Mediterraneo, la sardinella aurita. Altro capitolo è quello della sardina, che si riproduce in inverno e sembra non risentire tanto della temperatura dell'acqua quanto dell'assenza di vento.

LAGUNA DI VENEZIA, BIODIVERSITA' A RISCHIO
La laguna di Venezia perderà la sua biodiversità se verranno confermati gli effetti dei cambiamenti climatici. La previsione è in uno studio dell'università di Padova pubblicato dalla rivista Geophysical Research Letters, secondo cui l'ecosistema lagunare non riuscirà a controbilanciare l'effetto dell'innalzamento dei mari previsto dall'Ipcc . "In questo momento l'ecosistema della laguna è in equilibrio con gli innalzamenti del livello del mare che ci sono stati nel ventesimo secolo - spiega Marco Marani, che ha coordinato lo studio - ma secondo le previsioni dell'Ipcc questi sono destinati ad aumentare drasticamente. Secondo il modello che abbiamo sviluppato, sia la peggiore previsione degli organismi internazionali sia quella media saranno fatali per la vegetazione e per la flora batterica, che sono fondamentali per la biodiversità". Nel secolo scorso il livello del mare della laguna si è alzato in media di 2 millimetri l'anno, ma l'ecosistema è sempre riuscito ad adattarsi. Secondo le previsioni nei prossimi anni l'aumento potrebbe arrivare fino a 8 millimetri, che secondo il modello sviluppato è una quantità troppo elevata per essere bilanciata dall'apporto naturale di sedimenti alla laguna. In assenza di misure che limitino l'innalzamento del mare, una soluzione potrebbe essere intervenire sui sedimenti che si depositano normalmente in laguna. In questo periodo, spiegano gli autori dell'articolo, c'é un basso apporto di sedimenti, dovuto al fatto che nel 1400 sono stati deviati dalla laguna due fiumi (il Brenta e il Piave) proprio perché ne portavano troppi. "Adesso si potrebbe invertire questo processo - conferma Marani - e introdurre quindi in laguna più sedimenti o facendo tornare i fiumi o trasportandoli direttamente e spargendoli sulla laguna. La soluzione più economica sarebbe la prima, anche se bisognerebbe tenere conto del problema dell'inquinamento dei fiumi".

ATMOSFERA VIOLENTA

01 LUGLIO 2007 ore 9:12

GLI URAGANI SCATENANO I MAREMOTI

Gli uragani possono non solo sommergere una città o colpire con onde gigantesche una costa, ma possono anche causare altre catastrofi, tra cui gli tsunami. L'ipotesi è stata avanzata dai ricercatori del Naval Research Laboratory dello Stennis Space Center nel Mississippi, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista “Geophysical Research Letters”.

Coordinati da William Teague, i ricercatori hanno preso in esame le onde causate dagli uragani (ad esempio Ivan nel 2004 ha provocato onde di 40 metri) e l'ondata di 18 metri causata dallo tsunami di Santo Stefano del 2004. Dall'analisi dei dati sono giunti alla conclusione che la violenza di un grande uragano può innescare uno tsunami, causando delle frane sottomarine.

“Esistono evidenze convincenti del fatto che i maremoti possano essere determinati anche da frane”, dice infatti Teague. L'analisi dell'uragano Ivan ha infatti permesso di scoprire che in alcuni punti il passaggio del fronte temporalesco ha sollevato circa 30 centimetri di detriti dal fondale marino causando una vera e propria tempesta di sabbia sottomarina. Teague ha stimato che in totale l'uragano ha sollevato circa 100 milioni di metri cubi di materiale sabbioso che è stato trasportato in gran parte sulla piattaforma continentale nei pressi del Delta del Mississippi.

Se questa massa di detriti diventasse ancora più grande, collassando, determinerebbe sicuramente la formazione di uno tsunami, concludono i ricercatori. Esistono anche delle prove geologiche: una frana sottomarina in Messico occorsa tra i 10 000 e i 5000 anni fa ha causato un'onda di oltre 7 metri e mezzo. Dal momento che il Golfo del Messico non è una zona attiva dal punto di vista sismico, Teague pensa che l'unica causa di una frana di questo tipo possa essere un uragano.
ECPLANET

INQUINAMENTO

01 LUGLIO 2007 ore 8:42

IL FIUME PIU VELENOSO DEL MONDO
Il Riachuelo pregiudica la salute di 4,8 milione di abitanti

Il 50% dei bambini che vivono sulla riva del fiume Riachuelo (Argentina) hanno piombo nel sangue. Nel paese Gaucho è conosciuto come il fiume più contaminato del mondo e prima di sfociare nel mare attraversa Buenos Aires. Scienziati dell'agenzia di cooperazione internazionale del Giappone (jica) hanno rilevato che, oltre al piombo, nelle urine del 10% dei bambini che vivono nelle vicinanze del fiume c'è pure la presenza di cromo.

Lungo il bacino del fiume si riscontrano metalli come il piombo, il mercurio, il cromo, e sostanze come il xilene, etilbenzene e tolueneche; tutti prodotti chimici che provocano piaghe, infezioni, e malattie quali leptospirosis, peste polmonare, febbre emorragica, tetano dengue, diarrea ed epatiti. Secondo gli ecologisti ciò e dovuto alla quantità di residui industriali e fognari che vengono scaricati nel fiume da molti anni. La forte crisi economica intervenuta dalla a fine del 2001 ha provocato la chiusura di 3036 fabbriche ubicate lungo il fiume Riachuelo, riducendo la contaminazione industriale, ma nel medesimo tempo un numero maggiore di persone hanno invaso le fabbriche abbandonate e continuano a produrre residui domestici e fognari che mantengono alta la contaminazione.

Al 55% degli abitanti vicino al fiume mancano i servizi igienici e il 35% sono senza acqua potabile. Allo stato attuale, non esistono analisi epidemiologiche realizzate sulla popolazione lungo al fiume, che in maggioranza è di condizione socio-economice modeste. Al persistere dell'attuale situazione, in soli cinque anni cinque milioni di persone saranno esposte a pericoli di contaminazione, il che equivale al 14 per cento della popolazione Argentina. Il difensore del paese argentino Eduardo Mondino, ha comunicato che farà causa contro lo stato argentino se non dichiara lo stato di emergenza ambientale e sanitaria per il bacino Matanza-Riachuelo che comprendente territori della capitale federale e di 14 municipi della provincia di Buenos Aires.
ECPLANET

INQUINAMENTO

01 LUGLIO 2007 ore 8:21

LA COSTA E’ INQUINATA?
Chiedilo al riccio di mare

Il riccio di mare è per moltissimi italiani una prelibatezza senza eguali. C’è chi lo gusta crudo e chi, invece, lo utilizza per dare sapore ai primi piatti. Ma il riccio non è soltanto un qualcosa da mangiare. Chiamato scientificamente “Paracentrotus lividus” si rivela assai utile come indicatore dello stato di salute delle coste, un po' come le cozze. “Da circa trent'anni - sostiene Valeria Matranga dell'Istituto di biomedicina e immunologia molecolare del Cnr di Palermo – mi dedico allo studio dell’embrione di questa specie, che costituisce un efficace strumento per il monitoraggio ambientale”.

“Il mio laboratorio - ha continuato l'esperta - è stato partner del progetto europeo 'Uvtox' il cui scopo è stato la valutazione degli effetti provocati dall'immissione nelle acque costiere di metalli pesanti derivati dagli scarichi industriali. Le nostre osservazioni servono a valutare il corretto sviluppo embrionale dell’animale, la presenza di danni cellulari e al Dna e l'espressione di marcatori di stress, ossia l'attivazione di geni a seguito del danno subito dall’ambiente in cui si trovano. In pratica, i test che svolgiamo in laboratorio ci consentono di valutare quali sono le proteine e i geni che si esprimono in presenza di inquinamento e che, quindi, costituiscono dei validi sensori”.

Obiettivo dello studio è principalmente quello di fornire, alle industrie interessate, le nozioni che consentiranno loro di produrre kit per il dosaggio di marcatori biomolecolari di stress, di facile utilizzo e dal costo contenuto, da mettere a disposizione dei paesi che si affacciano nel Mediterraneo.

Nello specifico la ricerca ha permesso di comprendere come le cellule del riccio di mare adulto riescono a difendersi da patogeni, predazione o da altri fattori di stress svolgendo un’azione citotossica. “Inoltre – ha concluso Matranga - recentemente si è scoperta nel riccio di mare la produzione, da parte delle cellule immunocompetenti, di un fattore che inibisce la crescita di cellule tumorali coltivate in vitro. Si tratta di ricerche in fase iniziale, ma che promettono buoni sviluppi”.
ECPLANET
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