mercoledì, marzo 14, 2007

ULTIMA ORA

14 MARZO ore 20:43

UNA TEORIA ITALIANA METTE IN CRISI LA COSMOLOGIA

ROMA - La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il 'riempimento' dell'universo, pubblicata da Nature, sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell'Istituto di Sistemi Complessi dell'università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale.

Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l'universo sia 'liscio', cioé che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della 'materia oscura', una sostanza che riempirebbe il 95% dello spazio. "La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell'universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni".

Tra i principali 'avversari' di questa teoria c'é il gruppo di astronomi dell'Università di New York guidato da David Hogg. Secondo Hogg la teoria dei frattali "Crea più problemi di quanti non ne risolva", a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. "Io non sono d'accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull'ultimo numero della rivista New Scientist - non si può dire che finché non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c'é qualche legge che deve cadere che cada".

Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c'é anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell'universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature. Il risultato di Massey è stato che anche questa 'sostanza misteriosa' sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. "Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l'analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant'é vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le elucubrazioni che vogliamo". Altre prove in un senso o nell'altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti.
A cura dell'ANSA.

PREVISIONI

14 MARZO ore 20:37

PREVISIONI PER GIOVEDI 15 MARZO: SOLE SU TUTTA LA PENISOLA E CLIMA MITE
Il sole dominerà indisturbato tutta la nostra Penisola con clima relativamente mite!


NORD: Soleggiato su tutte le regioni con qualche velatura o cumulo lungo le Alpi e Veneto. Qualche banco nebbioso nelle prime ore del mattino, sulla Valpadana orientale.
Temperature massime comprese tra i 17-20°C. Minime intorno ai 4-8°C.
Venti deboli da E in Valpadana; moderati sui mari.
Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Sole su tutte le regioni con qualche velatura in transito, sopratutto sull'Appennino e Sardegna.
Temperature massime comprese tra i 17-20°C sul Tirreno, più contenute (15-17°C) sull'Adriatico. Minime intorno agli 8-10°C.
Venti deboli da E-NE con rinforzi moderati sull'Adriatico.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Clima soleggiato su tutte le regioni. Qualche addensamento potrà visitare nuovamente la Campania, la Calabria e le zone interne della Sicilia. Possibili brevi, ed isolati piovaschi sul Catanese, Ennese e Campidano.
Temperature massime comprese tra i 15-18°C. Minime intorno agli 8-12°C.
Venti deboli da E-NE con rinforzi sul basso Adriatico, Puglia e alto Jonio.
Mari poco mossi.

ULTIMISSIME

14 MARZO ore 17:56

Gli ultimi aggiornamenti del modello GFS hanno visto alcuni cambiamenti: il modello infatti vede l'irruzione fredda shiftare di 150-200 km più ad ovest. La sostanza non cambia di molto, servirebbe un maggiore spostamento per cambiare le carte in tavola. Le precipitazioni tutto sommato non subiscono vistosi cambiamenti con questo aggiornamento, mentre il Nord-Ovest potrebbe assistere a qualche possibile rovesci nevoso anche in pianura tra il 20 e il 23 Marzo , mentre le Alpi a sud sarebbero sotto a clima fresco e favonico!
SEGUITE SEMPRE GLI AGGIORNAMENTI!

ULTIMA ORA

14 MARZO ore 14:41

ALLERTA ITALIA E SUD EUROPA,RISCHIO SICCITA'

L'Europa del Sud e quindi l'Italia avranno presto grande sete di acqua, con gravi ripercussioni non solo sull'agricoltura ma anche su altre risorse economiche come il turismo. E' questo lo scenario prospettato a causa dei mutamenti climatici in atto, dalla seconda parte del rapporto redatto dagli esperti dell'Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc) che verrà reso noto il 6 aprile a Bruxelles, del quale l'Ansa ha visionato una bozza. L'allarme siccità, secondo quanto riferisce il riassunto destinato ai decisori politici all'interno del rapporto, riguarda proprio il Sud Europa, dove i cambiamenti climatici avranno impatti negativi tali da incrementare i rischi per la salute, a causa della maggiore frequenza di ondate di calore. Nella stessa area in futuro aumenteranno problemi legati alla riduzione della disponibilità d'acqua, ad esempio per il settore dell'energia idroelettrica, ma la carenza di risorsa idrica si farà sentire anche nella produzione agroalimentare, che subirà una diminuzione. A trarre vantaggio dai mutamenti climatici sarà invece il Nord Europa, che avrà meno periodi freddi ed un aumento della produttività agricola, un'espansione delle foreste e un aumento della quantità d'acqua disponibile.

In Centro Europa, invece, a causa dello scioglimento di nevi e ghiacciai, il rischio sarà dato da maggiori inondazioni e piene dei fiumi. In particolare, secondo lo scenario dell'Ipcc, da una parte ci sarà il Nord Europa con stagioni più miti dall'altra il Sud Europa con un rialzo delle temperature, nel 2100, anche di 5 gradi. Una stima contenuta nella parte del sommario tecnico del rapporto, che prevede anche una riduzione delle piogge nella stessa regione dal 30 al 40 per cento, soprattutto nel periodo estivo. Un problema per agricoltura, turismo, ma anche per l' erosione costiera, a causa dell'innalzamento del mare. A livello generale, il rapporto Ipcc prevede per l'Europa, sempre per il 2100, nella migliore delle ipotesi un rialzo tra 1 e 4 gradi centigradi delle temperature, contro un aumento tra i 2,5 e i 5,5 gradi centigradi nello scenario peggiore. Una crescita della colonnina di mercurio che nel Nord Europa riguarderà soprattutto la stagione invernale, mentre nel Sud Europa si farà sentire di più in estate. A patirne le conseguenze sarà sicuramente la portata dei fiumi, che potrebbe diminuire del 50% in Europa centrale e dell'80% nel Sud Europa, specie nella bella stagione. Nel 2070, secondo il rapporto Ipcc, la popolazione a rischio, cioé che avrà problemi a causa della carenza d'acqua, sarà tra i 16 e i 44 milioni di persone. Nell'area del Mediterraneo nel 2070 si prospetta anche una diminuzione del potenziale idroelettrico, dal 20% al 50%. Non se la passeranno bene per quella data nemmeno i delicati ecosistemi naturali, che nella zona ad alta concentrazione di biodiversità del Mediterraneo registreranno una perdita sostanziale degli ecosistemi acquatici che quindi tenderanno a scomparire, mentre le comunità alpine potrebbero perdere fino al 60% delle loro specie. I ghiacciai alpini rischiano per il 2050 una diminuzione del loro volume fra il 30% e il 70% e anche la vegetazione con le nuove temperature subirà dei cambiamenti: la tundra si ridurrà a vantaggio delle foreste, che si espanderanno sempre più a Nord, verso la Siberia. Le colture più colpite saranno quelle più idrovore, per questo, suggerisce il rapporto, bisogna cominciare ad affrontare sin da ora l'emergenza. E proprio su eventi estremi dovuti al clima alcuni Paesi si sono già mobilitati: Portogallo, Spagna, Francia, Gran Bretagna, Italia e Ungheria hanno già allertato i sistemi di allarme ed emergenza per le ondate di calore. La conclusione del rapporto è quella di andare oltre, e proseguire nel lavoro con azioni di adattamento ai cambiamenti futuri del clima.
A cura dell'ANSA.

IN PRIMO PIANO

14 MARZO ore 14:34

ARRIVA LA NEVE. QUANDO E DOVE? VEDIAMO I DETTAGLI
La traiettoria della discesa fredda tutt'ora, è molto orientale. Rischio di tempo asciutto sulle Alpi a sud e Nord-Ovest, ma... la situazione non è ancora bel chiara!

Arriva il FREDDO è anche ben determinato. Uno squarcio gelido in mezzo alla Primavera!. Niente di strano, anzi, già negli passati si sono osservanti questi eventi molto bizzarri ma comunque "normali" per il periodo. Si sa che Marzo e un mese pazzerello!

MA ANDIAMO NEL DETTAGLIO:
Ancora nulla di confermato per la prossima settimana. L'ondata di freddo ormai ha una probabilità abbastanza alta di penetrare nel Mediterraneo, invece, per quanto riguarda le precipitazioni i punti intettogativi sono moltissimi.
La traiettoria della colata, vista da buona parte dei modelli è collocata molto centrale ed in parte "orientaleggiante".
In questa occasione le probabilità di pioggia o neve sul Nord-Ovest e sull'alto Tirreno sono veramente basse, mentre sui versanti Adriatici e versanti esteri delle Alpi le probabilità si fanno molto più concrete ed interessanti.

IN BASE AGLI ULTIMI AGGIORNAMENTI, VEDIAMO DOVE PIOVERA' O NEVICHERA' LA PROSSIMA SETTIMANA (19-21 MARZO)

Lunedì 19 Marzo, peggiora al Nord con piogge e rovesci sparsi sul Triveneto, localmente intensi. Qualche fenomeno possibile anche sul Nord-Ovest ma in attenuazione. Neve in calo dai 1000 metri a 300-400 metri nella tarda serata-notte con fiocchi possibili fino al piano sulla Romagna e Veneto, Trentino e Friuli. Accumuli molto interessanti già a bassa quota!
Anche al Centro peggiorerà in giornata, soprattutto sui settori Adriatici dove le piogge si faranno più intense nelle ore notturne. Neve in calo dai 1600 metri a 1000 metri, più basse a nord.
Al Sud variabilità con locali piogge ma con neve a quote elevate.

Martedì 20 Marzo, asciutto al Nord e FREDDO, a parte locali ficchi di neve fin verso la pianura nelle prime ore sull'estremo Nord-Est. Neve intensa invece sui versanti esteri con quota neve oscillabile tra gli 0-300 metri.
Al Centro perturbato con piogge e rovesci sparsi. Neve in Appennino oltre i 400-500 metri, localmente più bassa o addirittura fino in pianura sulla Toscana interna e Umbria. Sulla Sardegna fiocchi fin sotto i 700 metri.
Al Sud piogge sparse con neve oltre i 700-1000 metri.

Mercoledì 21 Marzo, asciutto sulle pianure del Nord, Toscana e Marche. Ancora perturbato altrove con neve oltre i 500-900 metri, localmente fino in pianura sulle zone interne dell'Abruzzo, Molise e Lazio. Neve anche in pianura sul versanti esteri delle Alpi.

Come avrete notato, la NEVE potrà cadere anche fino in pianura su diverse regioni del Nord-Est e dell'Adriatico la prossima settimana, mentre la Toscana (in un secondo momento) e il Nord-Ovest vedranno clima più freddo e generalmente sterile. NESSUNA ciclonesi sul tirreno e sul ligure negli ultimi aggiornamenti...

PROSEGUIRÀ ALLORA QUESTO DEFICIT PLUVIOMETRICO SU QUESTI SETTORI?
Nessuno ancora lo potrà dire, abbiamo in mano ancora molti chance, che potrebbero essere preziose per queste regioni. Se i nuovi aggiornamenti, vedranno la discesa fredda ancora piuttosto orientale le occasione per precipitazioni rimangono bassissime, se invece sarà più occidentale, allora, le situazione diverrà più movimentata
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI.

IN PRIMO PIANO

14 MARZO ore 13:49

LA PRIMAVERA HA INIZIO, MA... IL FREDDO AVANZA. PROSSIMA SETTIMANA ALL'INSEGNA DEL FREDDO E DELLA NEVE


SITUAZIONE: Poco da segnalare quest'oggi sull'Italia. Il SOLE è protagonista su quasi tutte le regioni, fatta eccezione (in parte) per le regioni Meridionali, dove vedono il transito di alcuni corpi nuvolosi, ma assolutamente senza fenomeni!
Si segnalano temperature prossime ai 20°C sul molte località del Centro-Nord Italia, con punte di 21°C su Aviano e Firenze.

EVOLUZIONE:
Continuerà ancora questo trand fino a Domenica 18 Marzo, con giornata soleggiate, mite e a tratti calde. Temperature oltre i 20-23°C su tutte le pianure del Centro-Nord, più contenute sul Meridione. A partire da Lunedì 19 però, si CAMBIERA' MUSICA!. L'Itali sarà raggiunta dI una massa d'aria fredda dalla Scandinavia con consegunza di un deciso CROLLO TERMICO, PIOGGE e NEVICATA a bassa quota o a tratti fino in pianura.
Al momento, gli ultimi aggiornamenti dati dal Modello GFS, vedrebbe la discesa fredda piuttosto orientale, e pertanto le piogge e le nevicate sarebbero relegate sui versanti esteri delle Alpi, parte del Nord-Est, Adriatico e Meridione. L'alto Tirreno (in una seconda fase) e il Nord-Ovest putroppo, rimarrebbero come succedere in questo caso all'asciutto con freddo starile!. L'entrata dell'aria fredda sarà pertanto più orientale come detto e meno occidentale da impedire l'entrata dalla Valle del Rodano. E' una situazione ancora MOLTO delicata che ha bisogno di essere seguita passo dopo passo.
Nei prossimi articoli tratteremo meglio la fenomenologia e la collocazione delle possibili nevicate previste. NON MANCATE!
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