mercoledì, marzo 28, 2007

AMBIENTE E CLIMA

28 MARZO ore 20:31

ACQUE TROPPO CALDE

I pesci sono sempre più minacciati dalle conseguenze dei cambiamenti climatici, in particolare dall'innalzamento della temperatura delle acque dei fiumi dei laghi e degli oceani. L'allarme arriva dal WWF che sottolinea come l'effetto serra sia anche responsabile della diminuzione delle scorte di cibo, di una minore attività riproduttiva e dell'abbassamento del livello di ossigeno sia per i pesci del mare che per quelli di acqua dolce.

Il rapporto mostra che l'innalzarsi della temperatura delle acque probabilmente provocherà la diminuzione della capacità riproduttiva di alcuni pesci, ostacolando quindi il loro sviluppo naturale. Di solito il metabolismo dei pesci accelera quando la temperatura si alza , ma le insufficienti scorte di cibo potrebbero rallentare la loro crescita e i ritmi riproduttivi. Alcuni dei pesci che vivono in zone dal clima temperato, come il salmone, il pesce gatto e lo storione, non sono in grado di deporre le uova se la temperatura non scende al di sotto di un certo livello.

Il rapporto dimostra come la situazione peggiori in quanto i pesci d'acqua dolce potrebbero non disporre di sufficiente ossigeno se l'acqua diventa più calda. Intanto le temperature più elevate spingono alcuni pesci a migrare a profondità in cui l'acqua è più fresca nel disperato sforzo di ricercare un habitat che abbia una temperatura ottimale. Tuttavia, questo fenomeno mette in seria difficoltà tutte le altre specie che si nutrono di questi pesci. Nel 1993, nel Golfo dell'Alaska, mentre i pesci si immergevano più a fondo verso acque più fredde, circa 120 000 uccelli marini morirono di fame perché non erano in grado di raggiungere le profondità cui erano scese le loro prede.

In tutto il mondo, l'industria della pesca di mare e di acqua dolce produce oltre 130 miliardi di dollari, impiega almeno 200 milioni di persone e nutre miliardi di persone che fanno del pesce la loro fonte principale di proteine.

ULTIMISSIME

28 MARZO ore 19:35

PASQUA FREDDA ED INSTABILE O SOLEGGIATA MITE?
Bhe, gli ultimi aggiornamenti mostrano una Pasqua mosto variabile sull'Italia e anche abbastanza mite...




I modelli osservano nuovamente due ipotesi possibili per al festa di PASQUA:
La prima e che l'Alta pressione sarà abbastanza forte da spingere la discesa fredda sulla Scandinavia (attesa tra il 4-5 Marzo) verso l'est europeo, facendo così stabilizzare (solo a tratti purtroppo) il tempo sull'Italia proprio tra il 5 e l'8 Aprile. Le garanzie di questa prima ipotesi si portano anche oltre il 50% di probabilità e cioè vuol dire che l'Italia sarà sempre in balia delle onde, con momento soleggiati e momento di tempo perturbato e piovoso!.

La seconda ipotesi invece, e che l'Alta Pressione, possa perdere di fronte all'imponente discesa fredda dalla Scandinvia. L'Italia in questo caso si troverebbe nuovamente sotto il freddo proprio nei giorni pasquali, con crollo termico, piogge e nevicate a quote relativamente basse sull'Adriatico, ovest Piemonte ed Emilia Romagna. Anche il Meridione vedrebbe una buona dose di precipitazioni.
Al momento questa ipotesi e intorno al 30-40% di probabilità.

Difficile dire, ora, quale ipotesi sarà più accreditata. Meno intensa sarà la spinta verso ovest dell'Altantico e più le possibilità aumentano per la discesa fredda da nord.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI.

PREVISIONI

28 MARZO ore 19:06

PREVISIONI PER GIOVEDI 29 MARZO: TORNA IL SOLE AL NORD A PARTE QUALCHE INCERTEZZA. PEGGIORA AL CENTRO-SUD CON PIOGGE
Sarà un giornata generalmente soleggiata su molte regioni del Settentrione, a parte qualche disturbo sulle zone alpine. Peggiora invece al Centro-Sud con piogge e rovesci.


NORD: Variabilità sparsa su tutte le regioni ma con schiarite più ampie sulla Valpadana. Soltanto sulla Romagna la giornata sarà nuvolosa con deboli piogge. Qualche rovescio atteso fino al mattino anche sul Torinese e zone alpine, in attenuazione successivamente. Andrà meglio sulla Liguria dove invece splenderà il sole.
Temperature massime comprese tra i 14-18°C. Minime intorno ai 2-5°C ad ovest e 5-9°C ad est. Venti deboli a parte locali rinforzi sul ligure e alto Adriatico.
Mari poco mossi.

CENTRO: Giornata nuvolosa e instabile su tutte le regioni. Piogge e rovesci si presenteranno un pò ovunque (meno sulla Toscana settentrionale) dove il clima rimarrà più asciutto. Tempo peggiora invece sulla Sardegna, dove tra Cagliaritano, Ogliastra e Campidano saranno possibili piogge e temporali anche FORTI, moderati altrove. In serata tendenza a temporanea cessazione dei fenomeni sui versante Tirrenico. Neve in Appennino oltre i 1400-1500 metri.
Temperature massime comprese tra i 12-16°C. Minime intorno ai 5-10°C.
Venti deboli sulle regioni, moderati sui bacini.
Mari generalmente poco mossi.

SUD: Instabile su buona parte delle regioni. Precipitazioni più intense cadranno sul Trapanese, Palermitano, Calabria Jionica e Golfo di Taranto (possibili temporali), deboli altrove o localmente assenti sulla Puglia meridionale, Calabria tirrenica e sud Sicilia. Neve in Appennino oltre i 1600-1700 metri.
Temperature massime comprese tra i 13-17°C, localmente vicine ai 20°C sulla Sicilia. Minime intorno agli 8-13°C.
Venti deboli da S sulla Basilicata e Campania, moderati altrove con rinforzi anche forti sullo Jonio centrale.
Mari poco mossi o mossi, molto mossi o agiati sullo Jonio.

NATURA

28 MARZO ore 8:40

ANIMALI: ALLARME GHIACCI IN CANADA; E' STRAGE DI FOCHE

Allarme rosso per le foche in Canada. E' strage di cuccioli e questa volta ancora prima dell'apertura ufficiale della stagione di caccia. La nuova carneficina e' colpa dei cambiamenti climatici: i ghiacci disciolti costringono le madri a partorire in acqua e i cuccioli muoiono affogati. A breve sulla testa di questi mammiferi ad alto rischio ci sara' anche il via alla caccia. L'sos foche e' stato lanciato dalla Lav che chiede di fermare i bastoni dei cacciatori nelle zone piu' a rischio e al Governo italiano di ''approvare subito la legge per il bando dell'import di prodotti di foca''.

Le ultime drammatiche notizie arrivano direttamente dal Canada dove un elicottero, ha riferito il vicepresidente della Lav, Roberto Bennati, ha sorvolato alcune aree piu' frequentate da questi mammiferi. ''I risultati sono da vera emergenza - ha detto Bennati - i ghiacciai sono in condizioni peggiori addirittura del 2002 quando il 75% dei cuccioli nacquero in acqua e morirono affogati. Da un punto di vista scientifico ci sono quindi tutti i presupposti per dare uno stop alla caccia nelle zone piu' colpite dall'emergenza clima''. In tal senso, ha reso noto il vicepresidente della Lav, il Fondo internazionale per la protezione degli animali (Ifaw) ''ha chiesto ufficialmente al Governo canadese di non aprire la caccia''. Punto caldo il Golfo di San Lorenzo: ''Dopo due ore di volo l' elicottero - ha riferito Bennati - ha avvistato appena 20 cuccioli e 30 madri mentre in questo periodo gli esemplari in quest'area dovrebbero essere a migliaia''. E la gravita' della situazione e' evidente dal fatto che ''il Governo canadese non ha ancora ufficializzato la data di inizio della caccia e le quote''. ''Un fatto gravissimo - ha rilevato Bennati - perche' tutti gli anni la data di apertura e le quote vengono pubblicate non solo tempestivamente ma con settimane di anticipo. Questo silenzio da' la misura della gravita' della situazione''.
Situazione contrassegnata da un evento drammatico come lo scioglimento dei ghiacci. ''Le foche - ha spiegato Bennati - nascono sul ghiaccio stanno una settimana circa con la madre sul ghiaccio poi vengono abbandonati perche' le madri devono andare ad accoppiarsi di nuovo, visto che la gestazione e' lunga. In questo periodo di solitudine sui ghiacci i cuccioli non sono in grado di mangiare e si sostentano con il nutrimento trasmesso loro dalla madre con il latte molto grasso. Solo dopo entrano in mare. Se nascono in acqua muoiono affogati''.

Per quanto riguarda le cifre di caccia, nel 2006 sono state uccise 325 mila foche e, nel triennio precedente, un milione. Da due settimane i cuccioli hanno cominciato a nascere. I cacciatori sono in grado di raggiungere le quote di caccia fissate in 15 giorni. Due in particolare le specie nel mirino dei cacciatori, e che coprono quasi tutto il mercato, spiega Bennati: la foca arpa, detta cosi' perche' gli adulti hanno un disegno sul dorso che ricorda lo strumento musicale, e la foca dal cappuccio. E per loro, quest'anno, oltre allo spettro della mattanza, anche il clima. Due fattori di grande impatto sulla salvezza della specie. Da qui l'appello della Lav al ministro dell'Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio: ''Chiediamo al ministro Pecoraro Scanio - ha detto Bennati - che si dia atto agli impegni stabiliti in Parlamento e si proceda all'approvazione della legge sul bando nazionale all'import di prodotti di foca''.
ANSA.

AMBIENTEE CLIMA

28 MARZO ore 8:40

IL CLIMA MUTA VELOCEMENTE

Il clima sta per cambiare nel corso del secolo più rapidamente che mai, causando la fusione del ghiaccio marittimo nella regione artica. Questa è l'ultima previsione catastrofica presentata dagli scienziati dell'Istituto Max Planck di Amburgo nel corso di una conferenza tenuta nei giorni scorsi.

Secondo i calcoli compiuti dai ricercatori tedeschi, nei prossimi anni imminenti cambiamenti climatici porteranno a una serie di conseguenze ambientali serie. Secondo le stime elaborate dai climatologi, la temperatura globale potrebbe aumentare fino a 4°C nei prossimi cento anni. Le conseguenze più immediate saranno la fusione dei ghiacci della calotta artica e alluvioni sempre più frequenti legate a piogge invernali più intense.

Inoltre l'alternarsi di inverni umidi ed estati asciutte avrebbe gravi conseguenze anche sul piano della produzione agricola. “Il risultato significativo di questi scenari futuri è il progressivo innalzamento della temperatura globale e lo spostamento delle zone climatiche”, ha spiegato il responsabile del progetto Erich Roeckner.

Queste variazioni avranno conseguenze anche sul piano dell'industria forestale. “Questo settore — ha spiegato ancora Roeckner — dovrà diversificare la sua offerta puntando su specie arboree diverse da quelle attualmente utilizzate”. Il modello elaborato dall'Istituto tedesco sulla base delle analisi delle interazioni tra atmosfera e oceano rivela anche tutti i danni che il mutamento climatico apporta al ciclo del carbonio, ma anche gli effetti sull'aerosol, sull'ecosistema terrestre e marittimo, sull'idrologia, la qualità dell'aria e sui sistemi socio-economici. I risultati della ricerca sul clima appariranno nella quarta edizione del rapporto elaborato dall'IPCC, il panel di ricercatori coordinati dalle Nazioni Unite proprio per valutare gli effetti di questo fenomeno.

ULTIMA ORA

28 MARZO ore 8:29

CLIMA: PREOCCUPA OLTRE L'80% DEGLI ITALIANI
Per l'85%, le fonti pulite efficaci per invertire la marcia

I cambiamenti climatici preoccupano oltre l'80% degli italiani e l'85% vede nelle fonti pulite la strada efficace per invertire la marcia. Si chiedono interventi nei settori dell'industria e dei trasporti, ma nel mirino ci sono anche le abitudini: la maggior parte sarebbe disposta a cambiare stile di vita, pochi pero' hanno effettivamente cambiato. Sono i risultati dell'indagine su 'La diffusione e l'affermazione delle energie alternative' presentata alla 3/a edizione del convegno Energetica.
ANSA.

IN PRIMO PIANO

28 MARZO ore 8:27

MARZO BAZZERELLO: L'INSTABILITA' DETTERA' ANCORA SULL'ITALIA FINO A LUNGO TERMINE!

SITUAZIONE: mattinata all'insegna della variabilità su tutto il Paese. Triviamo solo alcuni piovaschi tra bassa Romagna e Marche, ma per il resto tempo asciutto. Un pò di sole si segnala sulle coste toscane, venete, Friuli, Liguria, Puglia settentrionale e Trapanese.
In giornara rimarranno ancora isolari piovaschi o rovesci (seppur più attenuati) sulle Marche e bassa Romagna. Locali rovesci (anche temporaleschi) attesi sulle zone alpie Valdostane e lombarde. Altrove clima gradevole con schiarite anche ampie.

EVOLUZIONE:
Nell'arco di questa settimana sono attesi due grossi nuclei pertubati: uno atteso Giovedì 29 che portarà piogge anche forti sulla Sardegna (in primis), e successivamente anche sul resto della Penisola (fenomeni meno presenti sul Piemonte). Il secondo arriverà domenica 31, quando una discesa fredda verso la Francia, provocherà un consistente peggioramento sul Nord-Ovest con piogge FORTI ed ABBONDANTI almeno fino al 2 Aprile. Su questo settore attesi accumuli di pioggia anche molto elevati con possibili preoccupazione per i corsi fluviali! Nevicate a partire dalle quote medie, in un primo momento, successivamente in deciso aumento.
In seguito, il fronte che avrà colpito il Nord-Ovest tenderà a lasciare il settore a partire dal 3 Aprile, tuffandosi nuovamente su tutto il Centro-Sud, provocando un nuovo forte peggioramento.

PER PASQUA?
Al momento dagli ultimi aggiornamenti, la Pasqua potrebbe essere molto turbolenta, soprattutto al Centro-Nord con possibili piogge. Le temperature tenderanno ad aumentare lentamente su valori consoni alla stagione.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...
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