domenica, marzo 25, 2007

ULTIMA ORA

25 MARZO ore 20:57

USA/ MALTEMPO, FIUMI STRARIPATI E ALLARME INONDAZIONI IN INDIANA
Non ci sarebbero vittime né feriti gravi

Durerà ancora per tutta la giornata di oggi lo stato di emergenza inondazioni in sette contee dello stato dell'Indiana, dopo i violenti temporali che si sono abbattuti nei giorni scorsi sulla regione provocando lo straripamento di vari fiumi, tra i quali il White e il Wabash.

Le immagini trasmesse dall'emittente televisiva Cnn, riportano alla mente l'alluvione di New Orleans, colpita dall'uragano Katrina nell'agosto 2005. Sebbene le proporzioni di quanto sta accadendo in Indiana siano decisamente più contenute, i danni sembrano essere notevoli. Strade e abitazioni allagate, campi invasi dalle acque in particolare nella contea di Hamilton, a nord di Indianapolis.

Secondo il servizio meteorologico nazionale, il livello del fiume White, che attraversa la contea di Hamilton, è cresciuto a un livello di sei metri. Nella scala che misura le inondazioni quella che ha colpito l'Indiana è considerata di media intensità.

Secondo quanto riportato dalle autorità non ci sarebbero vittime né feriti gravi. La pioggia attualmente ha cessato di cadere e, se le condizioni meteorologiche restassero quelle attuali, la situazione dovrebbe tornare alla normalità in breve tempo, consentendo alle famiglie sfollate di fare ritorno alle proprie abitazioni.
APCOM.

IN PRIMO PIANO

25 MARZO ore 20:51

BLACKOUT: ALLARME ESTATE, TASK FORCE

Scatta l'allarme rosso sul fronte blackout per la prossima estate: la siccità che sta caratterizzando la stagione invernale rischia infatti di mettere ancora una volta l'Italia in difficoltà, con un'offerta elettrica non in grado di soddisfare i picchi di domanda, trainati da condizionatori e refrigeratori.

L'emergenza - secondo quanto di apprende - è sul tavolo del Ministero per lo sviluppo economico che ha messo in campo una vera e propria task force per far fronte ad un rischio che, secondo le prime stime di Terna, potrebbe vedere il paese alle prese con un'offerta fino ad oltre 8 mila megawatt al di sotto delle possibili punte di domanda. Con una carenza cioé di circa il 15% di elettricità (l'anno scorso la punta di richiesta estiva ha superato i 55 mila mw).Alla base delle preoccupazioni c'é la scarsità di acqua che rischia non solo di impattare sulla produzione idroelettrica ma anche sul funzionamento di molte centrali che potrebbero trovarsi - come già accaduto negli anni passati - alle prese con la mancanza di acque di raffreddamento delle turbine per i bassi livelli idrici dei fiumi. A cominciare dal Po.

A fronte di una potenza disponibile in estate intorno ai 57 mila megawatt, la prevedibile disponibilità idrica (-20% rispetto all'anno scorso tra bacini idroelettrici, laghi e neve), potrebbe veder venir meno circa 8 mila megawatt di offerta. Il sistema paese si ritroverebbe così con una disponibilità intorno ai 49 mila mw, ben sotto i livelli di punta che negli ultimi anni si registrano nei giorni di afa tra giugno e luglio (l'anno scorso si è arrivati a superare i 55 mila mw).

In particolare il livello idrico dei bacini di accumulo sopra il Po si aggira sui 700 milioni di metri cubi, contro un dato del 2003 di 945 milioni di metri cubi mentre l'apporto dell'attuale innevamento per l'estate 2007 scenderebbe da 960 milioni di metri cubi del 2006 a 320 milioni di metri cubi. Una forte diminuzione della risorsa idrica che, tra l'altro, avrà come priorità l'agricoltura.

Una situazione di rischio-emergenza che ha spinto il Ministero a correre ai ripari chiamando a raccolta i principali attori del sistema. Prima tra tutti Terna, la società che gestisce i flussi di energia e nel paese. Ma anche le Autorità di bacino, l'Authority per l'Energia nonché le Regioni interessate, fino ad arrivare alla Protezione Civile.

Un primo incontro si è già svolto la settimana scorsa ed una prossima riunione - a quanto si è in grado di apprendere - è stata già fissata per mercoledì prossimo 28 marzo, probabilmente a Parma (un'altra si dovrebbe tenere invece al Ministero prima di Pasqua). Sul tavolo - questo il nome del dossier - c'é "Attività e azioni contro il rischio elettrico".

Ed al momento sono già state avviate una serie di ipotesi di intervento sulla base dei possibili scenari prevedibili - da quello meno rischioso al vero e proprio allarme rosso - messi a punto da Terna che avrebbe già proposto una serie di misure che coinvolgano i vari soggetti interessati, comprese le società elettriche.

Al momento - secondo le prime indiscrezioni che si raccolgono attorno al dossier - sarebbero già state individuate una serie di misure per evitare il vero e proprio allarme. Per scongiurare cioé non solo l'ultimo livello dell'allerta elettrica, quello cioé dei distacchi all'utenza civile, ma anche le misure previste dal piano di salvaguardia del sistema che prevedono una serie di interventi progressivi a partire dal primo livello che é quello del ricorso agli interrompibili (clienti cioé che in base ad agevolazioni tariffarie forniscono la disponibilità a distacchi programmati in situazioni di emergenza).

Tra le misure del piano anti crisi - sempre secondo fonti che seguono i lavori al Ministero - ci sarebbero così un intervento sull'import per scongiurare la stagionale riduzione di 2 mila mw; una riprogrammazione della produzione idroelettrica (per mille mw di disponibilità aggiuntiva in estate) nonché di quella turbogas di alcune centrali, da Turbigo a Le Casella, da Ostiglia a Chivasso, per circa 6.000 mw. Si potrebbe così potenziare l'offerta con una disponibilità di oltre 8.000 megawatt in grado cioé di compensare il rischio di una carenza di circa 8 mila mw di offerta.
ANSA

PREVISIONI

25 MARZO ore 20:43

PREVISIONI PER LUNEDI 26 MARZO: INSTABILE AL CENTRO-NORD. NEVE A QUOTE BASSE SUL PIEMONTE. VARIABILITA' E PIU' ASCIUTTO SUL MERIDIONE
Altra giorni instabile su buona parte del Centro-Nord con piogge e rovesci. La cadrà ancora a quote relativamente basse sul Nord-Ovest, oltre gli 800-900 metri altrove. Clima più variabile e generalmente asciutto sul Meridione


NORD: Perturbato su tutte le regioni con piogge deboli o moderate, localmente abbonsanti sull'ovest del Piemonte (Cuneese, Torinese, Canavese e Biellese), Emilia Romagna e basso Veneto. Fenomeni più deboli o a tratti assenti sulla Valle d'Aosta occidentale, alta Valtellina, rilievi alpini centro-orientali e Liguria.
Nevicate intorno ai 500-600 metri in mattinata sul Piemonte (fiocchi possibili su Cuneo città), in graduale aumento in giornata. Altrove quota neve oscillabile tra gli 800-1000 metri.
Temperature massime comprese tra i 5-9°C. Minime intorno agli 1-5°C.
Venti deboli in Valpadana, moderati sulle coste dell'alto Adriatico, Venento, Friuli e Liguria.
Mari poco mossi.

CENTRO: Instabilità sparsa un pò tutte le regioni, con piogge e locali rovesci, meno frequenti sul sud della Sardegna. Fenomeni comunque molto discontinui e a macchia di leopardo. In serata tendenza a cessazione dei fenomeni a parte locali piovaschi tra Toscana e Marche. Neve in Appennino oltre i 1000-1200 metri.
Temperature massime comprese tra i 13-16°C. Minime intorno ai 6-12°C.
Venti deboli, ma con rinforzi sui mari.
Mari poco mossi.

SUD: piovaschi sparsi sulla Basilicata, Campania, Puglia, Molise e Calabria Jonica. Generalmente asciutto sulla Sicilia a parte qualche rovesci sul Messinese. Nel pomeriggio tendenza ad attenuazione e cessazione dei fenomeni ovunque ma rimarranno ancora locali piovaschi lungo le coste della Puglia e della Calabria Jonica. Neve in Appennino oltre i 1300-1500 metri.
Temperature massime comprese tra i 14-16°C, localmente superiori sulla Sicilia.
Minime intorno agli 8-13°C.
Venti deboli, con locali rinforzi sullo Jonio.
Mari poco mossi.

IN PRIMO PIANO

25 MARZO ore 15:06

ACCUMULI NEVOSI ABBONDANTI SULLE ALPI ORIENTALI E APPENNINO
Si sfiorano oltre i 2000 metri i 140 ad Arabba e 114 cm sul Rifugio Fertazza

Dopo le recenti nevicate e quelle in atto in queste ore, le Alpi orientali e sull'Appennino rimangono i settori più nevosi in quest'anno! Soltanto le Alpi occidentali non superano i 50-60 cm di neve vera in alta quota!
Al momento si segnalano:
MONTE PELMO circa 2000 metri: 110 cm.
FALCADE 2035 metri: 112 cm.
RIFUGIO FERTAZZA 1860 metri: 114 cm.
ARABBA PORTA DEL VESCOVO 2180 metri: 140 cm.
PASSO ROLLE 1970 metri: 104 cm.
LAGO MISURINA circa 1700 metri: 56 cm.
MONTE FALORA circa 2000 metri: 110 cm.
MONTE AMIATA 1738 metri: circa 40 cm.
VIAGGINO 1500 metri: 83 cm.
LAUDEMIO 1500 metri: 116 cm.

ULTIMISSIME

25 MARZO ore 14:30

BREVISSIME DAL PIEMONTE
Da ieri sera nevica a bassa quota su tutta la regione...

Questa mattina, registrati accumuli nevosi compresi tra i 5-30 cm sul Torinese e Cuneese, 15 cm nel Biellese, 20-30 cm nel Vercellese e 10-20 cm sul Verbano.
Accumuli che tenderanno ad aumentare anche vistosamente nelle prossime ore e nella giornata si domani.
Stando agli ultimi aggiornamenti, gli accumuli per domani a fine giornata, potrebbero portarsi quasi ovunque intorno ai 20-40 cm oltre i 1000 metri. Sotto i 1000 metri attesi accumuli variabili tra i 5-10 cm, localmente superiori sul Cuneese.
SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI...

ULTIMA ORA

25 MARZO ore 14:19

TERREMOTI: SCOSSA IN GIAPPONE, 1 MORTO E 40 FERITI

TOKYO - Un terremoto del sesto grado Richter ha scosso oggi la parte centrosettentrionale della costa del Giappone orientale, facendo un morto e oltre 160 feriti in una regione dove sono situate tre centrali nucleari. Non vi sono stati danni agli impianti atomici, in particolare a quello situato nella provincia di Ishikawa, che è stata la più colpita: una quarantina di piccole abitazioni sono crollate e altre 200 sono state gravemente danneggiate, con un migliaio di persone rimaste senza tetto.

La provincia di Ishikawa si affaccia sul mar del Giappone poco a sud di quella di Niigata, teatro del maggiore sisma avvenuto ultimamente nell'arcipelago, quello che nell'ottobre 2004 fece 65 morti e circa 3.000 feriti. Il terremoto è stato registrato alle 09:42 locali (le 02:42 in Italia) a ovest-sudovest della località costiera di Wajima, nella penisola di Noto, dove una donna di 52 anni è morta, colpita dal crollo di un lampione di pietra nel suo giardino.

Una decina dei feriti è in gravi condizioni, ma negli altri casi si tratta per lo più di persone che hanno riportato contusioni o escoriazioni per la caduta di oggetti dalle mensole sulle pareti. Il primo sisma è stato seguito da un'altra forte scossa dopo circa otto ore e mezzo, ma tanto nel primo caso quanto nel secondo l'entità delle tsunami è stata irrilevante. Oltre 4.000 abitazioni, tuttavia, sono rimaste prive di energia elettrica e di acqua a causa della caduta di piloni e dell'interruzione delle condutture a causa dei movimenti tellurici.

Non vi sono stati danni di rilievo alle comunicazioni stradali e ferroviarie, ma queste ultime sono state sospese come misura cautelativa. Il piccolo aeroporto di Noto è stato chiuso per fenditure sulla pista. Il premier Shinzo Abe ha ordinato la costituzione di una cellula di emergenza e ha inviato nella regione il ministro della Protezione civile Kensei Mizote. Il maggiore sisma ha avuto una magnitudo di 6,9 gradi nell'epicentro, che è stato localizzato sul fondo marino a una profondità di una decina di chilometri (non una cinquantina come appreso in un primo momento).

Il più grave terremoto degli ultimi decenni in Giappone è quello di 7,3 gradi che nel gennaio 1995 fece oltre 6.400 morti e 40.000 feriti nella regione della città centromeridionale di Kobe e della vicina Osaka.
ANSA.

ULTIMA ORA

25 MARZO ore 11:30

LE AUTOSTRADE INFORMANO

NEBBIA Ceva e Millesimo con visibilita' 90 metri
VENTO FORTE tra Altare e Bivio A6/A10 Savona
VENTO FORTE tra Genova Voltri e Varazze
VENTO FORTE tra Gemona Osoppo e Carnia
VENTO FORTE Vittorio Veneto Nord e Bivio A27/SS 51 Alemagna
NEVE tra Ugovizza e Confine di Stato
NEVE tra Valle del Salto e Assergi
PREUDENZA!

ULTIMA ORA

25 MARZO ore 11:14

TORNATA LA NEVE IN VALLE D'AOSTA
Imbiancata anche la citta' di Aosta, circolazione regolare

AOSTA - Dalla notte scorsa nevica piu' o meno intensamente su tutta la Valle d'Aosta. In prevalenza sul fondo valle sud orientale, dove sono caduti alcuni centimetri di neve. Anche la citta' di Aosta e' imbiancata. La circolazione si svolge comunque regolarmente ovunque. Assente da inizio anno, la neve ha fatto la sua comparsa sul fondo valle proprio ad inizio primavera. Le temperature sono comunque superiori alla medie stagionali.
ANSA.

ULTIMISSIME

25 MARZO ore 10:43

ULTIMISSIME: OGGI PIOGGE ABBONDANTI SUL PIEMONTE, EMILIA-ROMAGNA E PREALPI VENETE.

Piove ormai su buona parte del Piemonte (seppur a macchia di leopardo) con fenomeni circoscritti soprattutto sul Cuneese, Torinese, Biellese e Novarese. Piogge anche sulla Lombardia centrale ed Emilia Romagna.
Nelle prossime ore la situazione andrà progressivamente a peggiorare ovunque con piogge più marcate e consistenti.

SETTORI CON PIOGGE PIU' FORTI nelle pressime 24 ore: (punte di 20-50 mm)
Torinese, Cuneese, Canavese, Biellese, Picentino, Parmigiano, Reggiano, Modenese, Bolognese, Forlivese, Riminese, Veronese, Vicentino, Trevigiano, Bellunese, Trentino.
Fenomeni più deboli o moderati altrove, localmente assenti sulla Valtellina, Imperiese ed est Friuli.

LA NEVE:
La quota neve, oscillerà intorno ai 500-600 metri sul Piemonte centro-meridionale e 700-800 metri su quello settentrionale, con locali abbassamenti sul Cuneese, e fiocchi possibili anche su Cuneo città, come in queste ore!
Sull'Emilia Romagna la neve imbiancherà generalmente oltre i 500-800 metri ad ovest e 700-900 metri ad est.
Sul Veneto e Trentino A.A fiocchi solo oltre i 700-1000 metri a seconda dei settori.

ULTIMA ORA

25 MARZO ore 9:47

Nevica in Piemonte, con un lieve spolverata su tetti, prati e auto su Cuneo città. Nevica a Balma (Valli di Lanzo), Bordonecchia, Cesana, Claviere, Frassinetto, Pian Prato, Mottarone, Limonetto, Monte Rosa, Monviso, Prali, San Sicario, Sauze d'Oulx, Sestriere.
Nevica anche in molte località dell'Emilia-Romagna oltre i 500-700 metri di quota.
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