giovedì, marzo 15, 2007

ULTIMISSIME

15 MARZO ore 20:57

FREDDO E NEVE IN ARRIVO SULLE ISOLE BRITANNICHE...

A partire dal 18 Marzo, l'irruzione fredda avrà già raggiunto la Gran Bretagna, provocando un generale peggioramento con CROLLO TERMICO, PIOGGE su tutto il territorio e NEVICATE a quote molto basse. Attesi accumuli anche oltre i 20-30 cm sulla Scozia e Islanda del Nord. Oltre al maltempo, saranno attesi anche venti molto forti su questi settori, con rischio di gravi problemi alla circolazione stradale e
aeroportuale.

IN PRIMO PIANO

15 MARZO ore 20:41

CRISI IDRICA: ANBI, NEL 2006 CALABRIA REGIONE PIU' PIOVOSA

Nel 2006 e' stata la Calabria, inaspettatamente, la regione piu' piovosa, con 879,5 millimetri. Lo rende noto l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), che diffonde i dati sulle medie delle precipitazioni totali annue registrate nel nuovo secolo ed elaborati sulla base di dati forniti dall'ufficio centrale di ecologia agricola (Ucea). La regione meno piovosa e' stata la Sardegna, con mm. 371,4. Nel 2006 sono piovuti, sul nostro paese, mm. 620,8 livello superiore solo a quanto registrato nell'anno siccitoso 2003 (mm.619,6). Di grande interesse, sottolinea l'Anbi, e' il confronto fra gli andamenti piovosi degli anni 2000 e 2006: l'anno scorso, infatti, le precipitazioni sull'Italia sono state inferiori del 28% (da mm. 867,0 a mm. 620,8) rispetto a 6 anni prima; la punta minima si e' registrata in Liguria con un -64%, ma significative differenze si registrano anche in Piemonte (-42%) e Trentino Alto Adige (-50%). Per converso, confrontando 2000 e 2006, piove di piu' in Calabria (+41%) e Basilicata (+17%). A fronte di tale andamento meteorologico, l'Anbi segnala, accanto ad un'annunciata crisi idrica nell'italia settentrionale legata soprattutto allo scarso innevamento di questa stagione invernale, "un meno conclamato, ma altrettanto preoccupante fenomeno di abbassamento delle falde acquifere, che rappresentano il 50% del patrimonio idrico nel bacino padano: la falda ipodermica (alimentata da precipitazioni ed irrigazioni) del fiume Po e' attualmente inferiore ai livelli minimi estivi registrati negli ultimi 4 anni, ma gravi segnali di sofferenza si registrano anche nelle falde della Pedemontana Veneta e del Friuli Venezia Giulia. Oltre alle piogge, fondamentale per il rimpinguamento della falda e' la tanto discussa irrigazione a scorrimento; si calcola, ad esempio, che la sommersione di 100.000 ettari di risaie (l'area risicola tra Piemonte e Lombardia si estende su oltre 360.000 ettari) determini un incremento della falda pari a circa 150.000.000 di metri cubi d'acqua".
LAMEZIA

PREVISIONI

15 MARZO ore 20:35

PREVISIONI PER VENERDI 16 MARZO: SOLEGGIATO E MITE SU TUTTA L'ITALIA. QUALCHE ADDENSAMENTO SULL'APPENNINO CAMPANO E ZONE INTERNE DELLA SICILIA
Altra giornata mite e soleggiata su tutto il Paese con punte di 20-23°C su molte regioni del Centro-Nord. Soltanto sull'Appennino campano e zone interne della Sicilia addensamenti sparsi e possibili brevi piovaschi.


NORD: Soleggiato e mite su tutte le regioni. In giornata qualche addensamento o velature in formazione a ridosso delle Alpi occidentali e sull'alto Adriatico.
Temperature massime comprese tra i 18-20°C con punte di 22-23°C sulla Valpadana.
Minime intorno ai 2-6°C.
Venti deboli variabili in Valpadana, localmente moderati sulle Alpi, alto Adriatico e Ligure.
Mari calmi o poco mossi.

CENTRO: Soleggiato e mite su tutte le regioni. Qualche addensamento innocuo nel pomeriggio sulla Toscana, Appennino laziale e bassa Sadrdegna
Temperature massime comprese tra i 19-24°C sul Tirreno e 16-18°C sull'Adriatico. Minime intorno ai 5-11°C.
Venti deboli con locali rinforzi sui bancini.
Mari calmi o poco mossi.

SUD: Clima mite e soleggiato su tutte le regioni. Nelle ore pomeridiane e serali formazione di addensamenti sull'Appennino campano e zone interne della Sicilia, dove non sono esclusi brevi piovaschi.
Temperature massime comprese tra i 17-20°C. Minime intorno ai 6-13°C.
Venti deboli, ma con rinforzi sui bacini da N nella seconda parte della giornata.
Mari calmi o poco mossi.

IN PRIMO PIANO

15 MARZO ore 17:39

SORPRESA DA TITANO, UN GRANDE MARE DI METANO

Nuove sorprese da Titano, la piu' grande luna di Saturno: nel suo emisfero settentrionale si trovano moltissimi laghi e fra questi una grandissima distesa, grande come il Mar Caspio, formata molto probabilmente da metano ed etano allo stato liquido. A scoprirli e' stata la sonda Cassini, lanciata nel 1997 e frutto della collaborazione fra le agenzie spaziali di Stati Uniti (NASA), Europa (ESA) e Italia (ASI).

'Le teorie lo prevedevano da tempo e adesso abbiamo finalmente trovato elementi liquidi', ha osservato il responsabile dell'ESA per l'esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini. Finalmente, insomma, 'sappiamo dove vanno a finire i fiumi' visti per la prima volta dalla sonda Huygens, quando nel gennaio 2005 scese sulla superficie di Titano. Per la responsabile dell'ASI per l'osservazione dell'Universo e' anche 'la conferma che partecipare alla missione Cassini-Huygens e' stata una scelta strategica che si e' rivelata opportuna' e che conferma 'la posizione di leadership che l'Italia ha saputo guadagnare a livello internazionale nelle attivita' di osservazione del Sistema Solare'. Da tempo si guardava a Titano con particolare interesse, si sospettava che potesse essere 'un oggetto particolare del Sistema Solare, con mari, laghi e fiumi di idrocarburi liquidi, ci aspettavamo questo e l'abbiamo trovato', ha aggiunto Di Pippo.
L'ipotesi era nata sulla base di ricerche e osservazioni fatte sulle caratteristiche dell'atmosfera di Titano. Quelle inviate a Terra dall'antenna di Cassini, realizzata dall'azienda italiana Alcatel Alenia Space (gruppo Alcatel Finmeccanica), sono immagini radar. Sarebbe stato impossibile, infatti, penetrare con uno strumento diverso dal radar il denso strato di nubi dell'atmosfera di Titano. Sono state scoperte cosi' ben 75 macchie scurissime: 'in termini di immagini radar - ha detto Coradini - indicano un assorbimento totale e una superficie molto liscia, da cui la deduzione che le macchie possano essere laghi. Un'ipotesi confermata anche dalla struttura dei bordi, molto netti'. A togliere ogni dubbio c'e' poi il fatto che laghi e mari si trovano in zone molto fredde: 'ma - ha osservato Coradini - Titano e' il corpo celeste che e' il regno del contrario e la presenza di sostanze allo stato liquido e' possibile specialmente a temperature bassissime: piu' si va a Nord, piu' alta la probabilita' di trovare elementi allo stato liquido'. Che possa trattarsi di metano o di composti del metano lo suggeriscono i dati relativi a temperatura e pressione, cosi' come la pioggia di gocce di una sostanza simile al catrame caratteristica di Titano fa pensare anche alla presenza di composti organici nei laghi e nei mari. Adesso c'e' ancora molto lavoro da fare per mettere insieme i dati inviati dallo spettrometro a bordo di Cassini per dedurre quale potrebbe essere esattamente la composizione di laghi e mari. 'Ci vorra' tempo - ha concluso Coradini - ma siamo sulla buona strada'.
A cura dell'ANSA.

IN PRIMO PIANO

15 MARZO ore 17:36

GODETEVI QUESTE ULTIME GIORNATE PRIMAVERILI. DALLA PROSSIMA SETTIMANA PIOMBEREMO IN INVERNO IN TUTTI GLI EFFETTI!...

Nuove conferme sull'ondata FREDDA attesa ad inizio settimana sull'Italia. Rimane putroppo, ancora da decifrare attentamente quale percorso sceglierà l'aria fredda per entrare nel Mediterrano.

LE DUE POSSIBILI VIE SONO, la Valle del Rodano o la Porta della Bora.
Sono due direzione, che hanno caratteristiche completamente diverse.

La Valle del Rotano (versante francese), vedrebbe una ciclonesi sul ligure e alto Tirreno con neve a quote basse o in pianura sul Centro-Nord (compreso il Nord-Ovest) in successivo spostamento verso le regioni Meridionali. Le possibilità di accadimento di questa prima ipotesi si aggirano intorno al 30-40%
Se invece l'aria fredda si dovesse buttasse verso la Porta della Bora, tutta l'Italia Centrale (spezie zone Adriatiche), Meridione e parte del Nord-Est vedranno neve a quote basse o in pianura e piogge. Il Nord-Ovest, in questo case starebbe generalmente all'asciutto con locali rovesci nevosi sulle pianure. Le Alpi vedranno venti di Foehn e clima meno freddo! Le probabilità di accadimento di questa seconda ipotesi si portano fin verso il 60-70%.

ECCO DUE CARTINE (A SINISTRA GFS, A DESTRA GEM) che vedono queste due ipotesi fattibili. Come ripeto, la situazione rimarrà almeno fino a Domenica 18 molto ingarbugliata e piena di dubbi. Le Alpi fanno troppo da SCUDO e la colata fredda è trappo centrale. E' difficile al momento capire la sua traittoria.

E' proprio la grande incertezza a caratterizzare queste ore e pensiamo che possa continuare a dominare sino a circa 36-48 ore dall'evento. L'ho scritto stamane, lo ribadisco in questa rubrica e probabilmente lo sosterrò anche nella giornata di venerdì, a meno di clamorose svolte modellistiche.

MA VEDIAMO L'EVOLUZIONE PER LA PROSSIMA SETTIMANA:

Lunedì 19 marzo: piogge e rovesci su tutto il Centro-nord, più asciutto sul Nord-Ovest con venti di Favonio. Neve sulle Alpi in calo dai 1000 metri ai 200-500 metri nelle ore serali e notturne. In Appennino neve in calo dai 1200 metri ai 500-800 metri. Possibili fiocchi fino in pianura sul Trentino, Friuli, e versanti esteri alpini. Freddo e ventoso.

Martedì 20 marzo: variabilità al Nord-Ovest con venti freddi e clima generalmente secco. Più instabile sull'estremo Nord-Est con rovesci e neve fino a quote pianeggianti. Instabile anche al Centro-Sud con neve oltre i 500-700 metri ma più bassa tra Toscana e Umbria. Freddo e ventoso.

Mercoledì 21 e Giovedì 22 marzo: Neve sui versanti esteri delle Alpi anche in pianura. Asciutto al Nord. Perturbato al Centro-Sud con piogge e neve oltre i 400-600 metri. Freddo e ventoso.

SEGUITE SEMPRE GLI AGGIORNAMENTI...
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