martedì, maggio 08, 2007

PREVISIONI

8 MAGGIO ore 14:47

PREVISIONI PER MERCOLEDI 9 MAGGIO: SOLE E CALDO SU TUTTA L'ITALIA. ADDENSAMENTI SULLA VALPADANA E QUALCHE ROVESCIO SULLE ALPI.
L'Anticiclone ha nuovamente la sua rivincità. Molte giornate calde e soleggiate. Speriamo in un nuova pausa a metà mese!


NORD: Mattinata soleggiata sull'Appennino settentrione, Emilia-Romagna e Ossola. Cieli da poco a parzialmente nuvolosi sulle restanti regioni, con nubi più compatte sui rilievi dell'Alto Adige, Valle d'Aosta, Carnia e Friuli ma con basso rischio di pioggia. Nel pomeriggio addensamenti sparsi sulle Alpi con qualche rovescio sui rilievi orientali. Altrove nuvolosità sparsa, perlopiù stratificata, ma più spessa sul Veneto e Friuli. In serata sereno o poco nuvoloso ovunque, con ultimi piovaschi sui rilievi dell'Alto Adige.
Temperature massime comprese 24-27°C, con punte di 28-29°C sul Piemonte ed Emilia. Minime intorno ai 12-14°C. Venti moderati da N-NW sulle Alpi e ovest Liguria. Foehn moderato suglisbocchi vallivi piemontesi; deboli altrove. Mari da poco mossi a mossi sul Ligure; calmi sull'Adriatico.

CENTRO: Soleggiato su tutte le regioni. Nel pomeriggio formazione di locali velature o addensamenti innocue sui rilievi Appenninici e coste dell'alta Toscana. Sole e caldo altrove.
Temperature massime comprese 23-26°C. Minime intorno agli 11-14°C. Venti forti sulla Sardegna; generalmente moderati sul Tirreno occidentale; deboli altrove.
Mari mossi sulla Sardegna, calmi o poco mossi altrove.

SUD: Soleggiato su tutto il Meridione. Nel pomeriggio formazione di addensamenti sterili sulle coste e zone interne della Campania e Calabria tirrenica. Sole e caldo altrove.
Temperature massime comprese tra i 23-25°C, con punte di 27-28°C sulla Puglia e Basilicata. Minime intorno ai 12-15°C. Venti moderati sul Canale di Sicilia e di Sardegna ed in parte anche sullo Jonio; deboli altrove.
Mari poco mossi, mossi sullo Jonio e Canali.

METEO TEMPORALI

8 MAGGIO ore 14:20

I TEMPORALI. COME E QUANDO SI FORMANO?

In ogni istante sul nostro pianeta sono simultaneamente in atto 2000-3000 temporali e il loro numero, in un anno, è di 16 milioni circa.
Il meccanismo che innesca lo sviluppo della nube temporalesca è il sollevamento di aria molto umida dal suolo fino a quote di 800-1500 metri, dove il raffreddamento da espansione subito dalla massa d’aria in ascesa determina, in condizioni di elevata umidità, la condensazione del vapore acqueo in una miriade di minutissime goccioline.

Lo spessore del cumulonembo, la tipica nube temporalesca, alle nostre latitudini è dell’ordine 6-10 km ma lungo la fascia equatoriale la sommità della nube si spinge addirittura oltre 20 km di altitudine, fino a interessare una buona parte della stratosfera.

A seconda che l’iniziale sollevamento dell’aria umida verso l’alto sia causato dall’arrivo di un fronte (specie un fronte freddo), dalla presenza di rilievi oppure da moti convettivi, i temporali vengono rispettivamente classificati in frontali, orografici e di calore.
Gran parte degli episodi temporaleschi ha un’origine dinamica; si tratta di temporali frontali, che si sviluppano in una porzione dell’atmosfera che risulta essere instabile in zone estese anche per centinaia di chilometri. Vi sono temporali che si sviluppano lungo le superfici frontali e temporali che nascono dopo il passaggio del fronte freddo in regioni caratterizzate da elevata instabilità dell’aria, a patto che vi sia aria fredda in quota e condizioni favorevoli allo sviluppo di moti verticali. L’innesco del singolo temporale può essere condizionato da fattori orografici, ma gli intensi moti convettivi vengono attivati da cause di tipo dinamico.

I temporali orografici nascono invece proprio dal sollevamento forzato dell’aria umida spinta dai venti dominanti a ridosso dei rilievi montuosi. In pratica si tratta dell’effetto stau, lo stesso che in inverno dà luogo a nevicate sui versanti esteri alpini con correnti tese settentrionali.
Il temporale di calore si sviluppa nelle zone continentali in condizioni di debole circolazione atmosferica, anche con pressione relativamente alta; la sua origine va ricercata nella formazione di una colonna d’aria instabile a causa del riscaldamento solare durante le ore diurne. E’ un fenomeno che trova le condizioni favorevoli al suo sviluppo nei pomeriggi estivi in Pianura Padana, in presenza di aria umida stagnante in prossimità del suolo. Fattori che ne favoriscono la formazione sono la presenza di aria fredda in quota (gocce fredde) o infiltrazioni di aria fresca dalle valli alpine.

Il loro raggio d’azione è molto limitato: parte di una provincia, talora solamente alcuni quartieri di una città. A pochi chilometri di distanza il cielo può essere del tutto sereno e talora si avverte solo un aumento di intensità ed un cambio di direzione del vento.
Non è difficile imparare a classificare il tipo di temporale a cui abbiamo assistito: se l’evento è generato da un fronte freddo il barometro segnalerà prima un calo, poi un sensibile aumento della pressione, diversamente la lancetta del barometro si sarà mossa di poco; se il temporale si sviluppa entro un nucleo di aria fredda non mancheremo di osservare la brusca discesa della temperatura soprattutto durante la precipitazione, ma che perdura anche nelle ore successive, mentre il temporale di calore ha un effetto ‘rinfrescante’ di breve durata, spesso limitato solo al momento dei rovesci. Più in generale, ovviamente, i temporali che osserviamo all’interno di un periodo di tempo perturbato, che sono preceduti da piogge o che sono seguite da altre ore di maltempo, senza necessariamente un cambio della massa d’aria, hanno sempre un’origine dinamica.

LE 10 RIGOLE PER DIFENDERSI DAI FULMINI

1 - Non praticare sport all’aperto (ciclismo, nautica, golf, scalate, pesca).

2 - Uscire dall’acqua (mare, lago, fiume, piscina) perché l’acqua, ottimo conduttore elettrico, propaga facilmente i fulmini che cado nelle vicinanze.

3 - Non riparatersi sotto gli alberi, specie se sono isolati.

4 - Non sostare vicino a corpi appuntiti (campanili, torri, spuntoni rocciosi, ombrelli) perché prediletti dai fulmini.

5 - Nel terreno scoperto accovacciarsi negli affossamenti; un anfratto o una grotta sono ripari ideali, purché non si tocchi la nuda roccia.

6 - Stare alla larga da strutture metalliche (piloni, croci e strade ferrate).

7 - Toglietersi di mano o da addosso gli oggetti metallici e anche le scarpe se con parti metalliche.

8 - L’auto ripara dai fulmini purché non si tocchi la carrozzeria, se metallica.

9 - Non usare i telefoni fissi perché il fulmine può propagarsi anche lungo le linee telefoniche e staccare il cavo TV perché le scariche elettriche possono entrare nel televisore attraverso l’antenna, provocando l’esplosione del cinescopio.

10 - Non toccare i rubinetti dell’acqua perché i fulmini si propagano anche attraverso le condutture metalliche.
A cura di WWW.METEO.IT

ACCO ALCUNE SPETTACOLARI IMMAGINI DI "FULMINI E SAETTE"







IN PRIMO PIANO

8 MAGGIO ore 14:07

IL RITORNO DELL'ESTATE...MA...
Possibili cambiamenti a metà mese!


SITUAZIONE: Giornata soleggiata e calda su tutto il Paese. Si segnalano un pò di nubi sulle alte pianure del Settentrione, sulle Alpi e Meridione, ma non osserviamo comunque precipitazioni. Fa caldo su molte località: punte di 27°C a Cervia, Forlì Falconara e Ferrara, 26°C a Bergamo, Bologna, Cuneo e Rimini.

EVOLUZIONE: L'alta Pressione torna alla riscossa. E' ormai entrata sull'Italia e tenterà di resistere più a lungo possibile. Per fortuna (FORSE), una pit stop dell'Anticiclone potrebbe presentarsi intorno al 14-15 Maggio, quando la discesa di correnti più instabili sulla Francia, potrebbe far peggiorare il tempo su alcune nostre regioni Centro-Settentrionali, con rovesci e temporali anche forti. In seguito, subentrerà un lieve miglioramento, ma sarà subito fermato da una nuova saccatura sul nord delle Alpi. Queste fronte putroppo non riuscirà a penetrare sulla Valpadana, perchè ostacolato dalla barriare alpina, ma sarà in grado comunque di portare piogge e temporali solo sulle Alpi, parte del Triveneto e regioni Adratiche, grazie al suo spostamento verso i Balcani. Un nucleo piovoso, in risalita dall'Africa è atteso sul Meridione. Le temperature, dopo le punte estive dei prossimi giorni, dovrebbero subire un calo (lieve o moderato) sulle nostre regioni del Centro-Notrd, mentre il Meridione non dovrebbe risentire maggiormente di questo abbassamento.
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