venerdì, dicembre 01, 2006

Cronaca Meteo

01 DICEMBRE ore 20:45

Autunno 2006: al Nord Italia il più caldo degli ultimi 50 anni, ma a sorpresa, non dappertutto senza piogge
In evidenza gli eccessi termici di Trieste, ma un po' di tutto il nord, con nuovi record a Torino, Milano, Genova e Venezia. L'analisi dei dati evidenzia che alcune zone del nord-ovest hanno ricevuto più piogge della media.

L'elemento saliente di questo autunno meteo è stato quello relativo alle temperature. A Torino, Milano, Genova, Venezia e Trieste, l'autunno 2006 è stato il più caldo degli ultimi 50 anni, a Firenze il secondo e a Bologna il quarto.Ma a volte, nel seguire giornalmente l'evoluzione del tempo, non ci si accorge di aspetti che solo successivamente, analizzando minuziosamente i dati, balzano all'evidenza. Così si scopre, un po' a sorpresa, che l'autunno appena terminato ha avuto indubbiamente caratteristiche a lungo più estive che autunnali - e le medie termiche elevatissime, spesso da record, lo testimoniano ampiamente - ma anche brevi periodi in cui, seppur non omogeneamente ha piovuto e non poco.E' accaduto ad esempio in due delle tre più importanti città del nostro Settentrione: Torino e Genova.

A Torino-Caselle tra settembre e novembre sono caduti 292.8 mm di pioggia, rispetto ad una media (periodo 61/90) di 234.5 mm; a Genova-Sestri sempre nello stesso periodo, ne sono caduti 432.5 mm, rispetto ad una media di 362.1. E' stato specificato il luogo esatto delle rilevazioni, cioè Caselle e Sestri, perché le piogge sono cadute spesso in maniera disomogenea, con differenze sostanziali tra luoghi anche a pochi chilometri di distanza.
In tutte le altre città prese in esame, le più importanti del Centro-Nord, le piogge sono risultate invece sotto la norma, in alcuni casi ampiamente.

Ma analizziamo meglio i dati ricominciando da Torino. Nella città sabauda 251.8 dei 292.8 mm di pioggia di quest'autunno, sono caduti in settembre, di cui 149 in appena due giorni. Ottobre e novembre sono stati invece molto secchi, totalizzando in tutto appena 41 mm di pioggia. Nel complesso dell'autunno le precipitazioni risultano il 125% della media, mentre a livello annuale si attestano al 75%.Dal punto di vista termico l'autunno 2006, con +14.1°C di media (+1.7°C rispetto alla norma 1973/2005) è il più caldo a partire dal 1951. Battuto il precedente record di +13.8°C risalente al 1997. La temperatura media massima di novembre, pari a +13.5°C, è stata la più elevata a partire dal 1951. Mai, a partire da quella data, aveva superato la soglia dei +13°C.
A Genova (Sestri) dei 432.5 mm caduti nei tre mesi autunnali, 334 sono caduti in appena 30 ore, in due distinti episodi. Anche questo caso testimonia di piogge talvolta violente ma quasi mai ben distribuite spazialmente e temporalmente. Più piovosi della norma risultano settembre e novembre, mentre ottobre è stato secco con appena 34 mm di precipitazioni. Nel complesso l'autunno ha avuto il 119% di precipitazioni rispetto alla media, mentre le piogge annuali sono pari al 74% della media.Termicamente anche a Genova è stato l'autunno più caldo degli ultimi 56 anni con una media di +18.5°C (+1.6°C rispetto alla norma 1973/2005), 0.2°C in più rispetto al precedente record del 2004. Nessuno dei tre mesi è stato però il più caldo in assoluto.

A Milano (Linate) l'autunno è stato molto caldo ed anche abbastanza secco. Le precipitazioni stagionali, abbondanti solo a settembre (136 mm sui 192 totali), ammontano al 71% rispetto alla media, quelle annuali appena al 51%. Molto secco novembre con soli 4.3 mm di pioggia accumulati.Dal punto di vista termico la media stagionale di +16.1°C stabilisce il nuovo record a partire dal 1951 battendo il precedente (1997) di 0.4°C. Record anche per la temperatura media di novembre che, con +10.6°C (min. +6.9 - max. +14.4) risulta la più alta in assoluto ed è appena 0.1°C più bassa della media delle temperature massime novembrine del cinquantennio 1951/2000.

Bologna (Borgo-Panigale) ha visto precipitazioni abbondantemente sotto la norma e i 135 mm caduti in totale, di cui ben 98 nel solo mese di settembre, rappresentano il 63% rispetto alla norma. In sostanza ha piovuto poco più della metà di quanto atteso, con le precipitazioni concentrate in due brevi periodi a settembre. Anche l'anno nel suo complesso presenta un deficit pluviometrico significativo: i 411 mm caduti fino ad oggi rappresentano infatti il 58% delle precipitazioni medie annuali.Termicamente è stato un autunno caldo ma non record: con una media di +15.7°C si piazza al quarto posto nella classifica degli autunni più caldi degli ultimi 56 anni.

Anche l'autunno di Venezia (Tessera) ricalca quanto abbiamo già esaminato per le altre località: settembre caldo e piovoso con 159 mm di pioggia caduta, addirittura quasi la totalità dei 170.5 caduti complessivamente durante gli ultimi tre mesi (77% rispetto alla media). Inutile aggiungere che ottobre e novembre sono stati tremendamente secchi. In forte deficit anche le piogge annuali, pari al 52% della media.Con una media di +15.8°C - +2°C risppetto alla media 1973/2005 - l'autunno 2006 risulta il più caldo a partire dal 1961 anche nella città di San Marco. Il precedente record apparteneva all'anno 2000 con +15.2°C. Record anche per la temperatura media massima di ottobre, pari a +21.4°C.

La città di Trieste (Molo) è, tra tutte, quella che ha avuto l'autunno più anomalo, sia dal punto di vista delle precipitazioni che delle temperature. Le precipitazioni sono risultate molto deficitarie: il totale stagionale di 103 mm rappresenta appena il 34% di quanto atteso. Il mese più secco è stato ottobre con appena 8.1 mm di pioggia accumulata. La pioggia caduta complessivamente durante l'anno ammonta al 64% rispetto alla media (molto piovoso soltanto agosto).La temperatura è stata anomalmente elevata durante tutto l'arco del trimestre in esame. Settembre è stato il terzo più caldo a partire dal 1951, ma il più caldo in quanto a temperature massime. Ottobre, con medie di +15.8/+22.4°C, è stato nettamente il più caldo, sempre a partire dal 1951, battendo il precedente record stabilito nel 2001, unico anno, insieme a questo, in cui la media delle temperature massime ha superato i 20 gradi. Novembre è stato solamente il secondo più caldo degli ultimi 56 anni, battuto da quello del 2002. Nel complesso la temperatura media del trimestre autunnale con +18.3°C, è stata 2.8°C più elevata rispetto alla media del periodo 1973/2005 e 1.2°C più elevata rispetto al precedente record del 2002.

Concludiamo questa analisi dedicata al centro-nord con Firenze (Peretola). La città gigliata ha avuto un autunno non molto piovoso ma neanche troppo secco; soprattutto, rispetto alle città del nord, ha avuto in tutti i tre mesi almeno un periodo, seppur breve, piovoso. I giorni con accumuli superiori al millimetro sono stati 11 (in tutte queste occasioni in realtà gli accumuli sono stati superiori ai 5 mm); i 185 mm caduti rappresentano il 67% delle precipitazioni medie stagionali, mentre i 557 mm caduti da inizio anno si attestano al 61% del totale annuo atteso. Anche Firenze è dunque in forte deficit precipitativo.Dal punto di vista termico l'autunno 2006 non risulta il più caldo degli ultimi 56 anni, ma solo il secondo, battuto dall'annata 1987. Nessun record battuto nemmeno a livello mensile, ma ogni mese risulta entro i primi cinque posti nella classifica dei più caldi.

Nel prossimo articolo analizzeremo le città del centro-sud, a cominciare da Roma, e tireremo le conclusioni su questo caldo autunno.
A cura di www.meteogiornale.it

In Primo Piano

01 DICEMBRE ore 20:39

Prepariamoci a vivere giornate piovose e fredde dalla prossima settimana. Il tutto incomincerà nella giornata del 6 Dicembre. Neve attesa sulle Alpi fin sotto gli 800 metri e poi anche sull'Appennino.

Dopo mesi e mesi di siccità e Anticiclone è l'ora di cambiare pagina. E lo faremo anche repentivamente dalla prossima settimana con il primo freddo di stagione. Avremo un bella perturbazione che entrerà in sede Mediterrane già a partire dalla notte del 5 Dicembre per poi portare i suoi "frutti" su tutta l'Italia nella giornata del 6 Dicembre. Ma andiamo con ordine. Domani (sabato 2 dicembre) attesa un pò di nuvolosità sulla Pianura Padana mentre un pò di sole visiterà le zone alpine. Nel pomeriggio peggiora sulle Alpi del Piemonte e della Valle d'Aosta con qualche precipitazione, nevosa oltre i 1600-1700 metri. Qualche goccia attesa anche in pianure nella notte. Altrove tempo variabile ma soleggiato al Meridione. Domenica 3 cieli nuvolosi su tutto il Nord con piogge specie sulla Liguria e Lombardia, meno presenti altrove. Neve oltre i 1500-1600 metri. Sul Centro nuvoloso sui settori Tirrenici dove si prevedono alcuen piogge. Asciutto in Adriatico. Al sud tempo buono ma in serata aumento della nuvolosità sui settori Tirrenici. Lunedì 4 nuvoloso ovunque con piogge deboli o moderate ma migliora sul Nord-Ovest. Pià ascitto sull'Alto Adige. Sul Centro piogge deboli ma più probabili sui settori Tirrenici. Al sud nuvolosità ma basso rischio di precipitazioni. Martedì 5 tempo variabile al Nord ma in giornata peggiora (specie in serata) sul Nord-Ovest con prima piogge e neve oltre i 1400-1500 metri. Sul Centro-Sud soleggiato a parte un pò di nuvolosità sull'alto Tirreno per l'avvicinarsi del fronte perturbato. Mercoledì 6 marcato peggioramento al Centro-Nord con piogge intense anche forti sulla Toscana, Liguria di Levante, alta Lombarsia, basso Trentino e Friuli dove gli accumuli potrebbe superare gli 80-100 mm. Neve sulle Alpi intorno ai 1200-1400 metri ad ovest e 1500-1800 ad est ma in deciso calo nella notte fin verso gli 800 metri. Sul resto del Centro piogge moderate, ma meno frequenti sul basso Adriatico. Neve in calo dai 1700 ai 1200 metri circa o localmente più basso sull'Appennino settentrionale. Al sud piogge sulla Campania. Peggiora in giornata sul resto delle regioni con piogge. Neve oltre i 1800-2000 metri. Giovedì 7 (evoluzione incerta) piogge ancora intense nella prima parte della mattinata sul Centro-Nord con neve sulle Alpi oltre gli 800-900 metri ma a tratti non escluso a fine evento qualche fiocco a 600 metri su Valle d'Aosta e Piemonte. In giornata migliora per Favonio sul Nord-Ovest e poi anche sul resto del Nord. Freddo. Al Centro piogge sull'Adriatico mentre sul Tirreno e Sardegna migliora per venti dai quandrani settentrionali. Neve in Appennino oltre i 1000-1100 metri. Al sud piovoso con fenomeni più intensi sulla Puglia mentre saranno più deboli sulla Sicilia. Neve oltre i 1200-1400 metri. Venerdì 8 (evoluzione molto incerta) peggiora nuovamente su tutta l'Italia con altre piogge. Più ripatao il basso Piemonte e la Liguria di Ponente. Neve sulle Alpi oltre gli 800-900 metri, 1100-1300 sull'Appennino. Venti forti sui mari del Tirreno con possibili mareggiate sulle coste della Sardegna occidnetale.
Dopo questa carrellata possiamo dedurre in poche parole che l'Inverno vorrà mettere la sua parola anche sul Mediterraneo. Rimane ancora da definire meglio l'entrata del fronte perturbato. Potrebbe entrare più deciso dalla Valle del Rodano e di conseguenza oltre alle piogge la neve cadrà anche fino in collina oppure più a est (dai Balcani) con minor coinvolgimento del Nord Italia. Molte opzioni e ancora molti ma rimangono da decifrare. Possiamo solo dire che le piogge non mancheranno di certo e saranno anche belle toste su alcune regioni. Consoliamo oltre a chi vive in città anche gli operatori degli impianti sciistici. Basta con i cannoni artificiale, tra pochi giorni la neve la vedrete cadere dal cielo!. In seguito si aprano nuove strade interessanti. Seguite comunque gli aggiornamenti...


Meteo & Natura

01 DICEMBRE ore 14:36

Il VENTO cosa è? Quando si forma?
Tutto quello che bisogna sapere sul Vento e le vari nominativi.

Il vento è un fenomeno naturale che consiste nel movimento ordinato, quasi orizzontale, di masse d'aria dovuto alla differenza di pressione tra due punti dell'atmosfera. Il vento, quindi, può essere sinteticamente visto come un fiume d'aria che partendo da zone di alta pressione tende a riempire i vuoti lasciati dalle depressioni. Questo fiume non corre in maniera diretta da un punto all'altro ma subisce una deviazione dovuta alla forza di Coriolis che tende a ruotarlo verso destra nell'emisfero settentrionale e verso sinistra nell'emisfero meridionale e, alle basse quote (meno di 600 m) all'azione dell'attrito con la superficie terrestre.
Esistono venti costanti come l'Aliseo, periodici e variabili legati alle particolari condizioni locali.
La velocità del vento si misura con lo strumento chiamato anemometro.




Per i nomi di questi tipi di venti è presa come punto di riferimento l'isola di Creta, in Grecia
Tramontana: Vento proveniente da Nord, in genere molto freddo, porta bassa umidità e quindi cielo sereno o poco nuvoloso (Tramontana "chiara"); il suo nome deriva dal fatto che a Creta, isola prevalentemente montuosa, attraversa le montagne da Nord a Sud. La Tramontana è "scura" quando apporta piogge o nevicate.
Bora e Grecale: Venti provenienti da Nord-Est, portano i maggiori fenomeni precipitativi, spesso nevosi, sulle coste adriatiche italiane, direttamente esposte (Bora scura), ma schiarite e bel tempo sulle regioni tirreniche (Bora chiara), con bassa umidità. Il nome grecale è ovviamente legato al fatto che a Creta proviene dalla Grecia.
Levante: Vento proveniente da Est, in genere di debole intensità; determina condizioni meteo simili alla bora e al grecale.
Scirocco: Vento proveniente da Sud-Est, caldo e originariamente secco, partendo dal deserto del Sahara, si umidifica, attraversando il Mediterraneo, e quindi porta nubi e precipitazioni soprattutto nel Nord Italia, dove l'aria sbatte sul versante meridionale delle Alpi e scarica la sua umidità sottoforma di precipitazioni. Nel Mediterraneo settentrionale è temuto per le onde che genera e per l'acqua alta che talvolta sommerge Venezia. A Creta proviene dalla Siria: di qui il nome scirocco.
Ostro (o Mezzogiorno): Vento proveniente da Sud; porta effetti molto simili allo scirocco.
Libeccio: Vento proveniente da Sud-Ovest, porta umidità e precipitazioni sulle coste balcaniche e sulle regioni tirreniche, dove può raggiungere velocità elevate creando pericoli per la navigazione, essendo direttamente esposte. Sul lato adriatico italiano, molto meno esposto, causa, invece, "foehn", caldo e bel tempo, perché scarica la sua umidità sugli appennini.
Ponente: Vento proveniente da Ovest, di moderata intensità, legato a condizioni climatiche regionali. Determina effetti meteorologici simili al libeccio ed è tipico delle perturbazioni atlantiche che attraversano il mediterraneo da ovest a est.
Maestrale: Vento proveniente da Nord-Ovest, di solito freddo e asciutto, porta stabilità e tempo buono soprattutto al Nord Italia, riparato dalle Alpi. Può raggiungere elevate velocità soprattutto nel Mar Tirreno e nel Mar Ligure. È cosìddetto, perché a Creta proviene da Roma "magistra".

Cronaca Meteo

01 DICEMBRE ore 12:49

FREDDO sull'ovest degli Stati Uniti e Canada. Mite sui settori occidentali.
Il freddo è arrivato puntuale sul cuore degli Stati Uniti e la massa di aria gelida tenderà a spostarsi verso est. Giorni e giorni di temperature sotto i -35/-40 su tutto il Canada specie i settori centro-occidentali. Il fronte ha portanto precipitazioni forti che in un primo momento si sono presentate sottoforma di pioggia per poi trasformarsi dopo l'inserivamente dell'aria fredda in copiose nevicate. I fenomeni sono stati più intensi nella zone del Midwest (Illinois, Indiana, Ohio, Michigan, Kentucky, Pennsylvania, Viginia, New York e Washington) per poi spostarsi verso est in queste ore. Piogge presenti anche sull'Alabama, Georgia, Tennessee, Nord Carolina e Mississippi ma le temperature si sono mantenute abbastanza miti. Le piogge su queste aree hanno superato abbondante i 100 mm e la neve a toccato i 20-40 cm. Le temperatrue hanno subito un brusco crollo termico passando in pochi giorni dai 20-25°C ai -4/-8°C facendo uno sbalzo di oltre bel 25°C. I venti in alcune regioni stanno toccando i 40-50 km/h come il Tennessee, Mississippi, Alabama, Labrador Newfoundland e la Alaska settentrionale. Tempo invece buono e anche molto mite sul Messico dove le temperature a nord toccano i 5-9°C mentre a sud 23-26°C. Insomma la prima sfuriata Invernale sugli Stati Uniti c'è stata e anche abbastanza pesante ma adesso il freddo farà sul serio espandendosi un pò ovunque su tutti gli stati eccetto probabilmente per il Messico che rimarrà ancora alle prese con l'Anticiclone. Il tempo però rimarrò asciutto e non si prevedono grandi perturbazioni in arrivo




Prima Pagina

01 DICEMBRE pre 10:13

Week-End incerto e piovoso al Nord. Primo assaggio Invernale dal 6 Dicembre con piogge e neve sulle Alpi e Appennino.


















Ecco il primo passaggio perturbato sul Nord Italia (immagine in alto) nella giornata del 2 Dicembre in estendersione nella giornata del 3 Dicembre tutta la Penisola. La seconda (immagine in basso) vede l'arrivo di una seconda perturbazione più intense e organizzata che portarà piogge anche intense sul Centro-Nord e neve sulle Alpi e Appennino a quote medio-basse. SPERIAMO!

Mattina soleggiata su tutto lo Stivale. Si segnano solo alcune nebbie sulle Valpadana centrale e Tirreno. Le zone coinvolte sono Casalpusterlengo e Piacenza sud, Firenze sud e Incisa, tra Orvieto e Magliano Sabina, tra Bivio A1/Diramazione Roma sud e Ceprano con visibilita' 70 metri e poi tra Tivoli e Vicovaro-Mandela e tra il bivio Roma-Teramo e Avezzano. In giornata comunque sono attese in sollevamento con cieli sereni ma in serata torneranno nuovamente in gran forma!.

L'evoluzione dei prossimi giorni è moldo dinamico. Ma proseguimo passo per passo: nella giornata di oggi tempo soleggiato ovunque con qualche nuvola di passaggio specie sui settori Jonici. Domani tendenza a peggioramento (verso sera) sul Nord-Ovest con qualche pioggia locale. Altrove tempo buono e soleggiato. Domenica nubi più intense sul Nord con piogge più omogenee e neve sulle Alpi oltre i 1400-1600 metri. Piogge in spostamento in giornata poi sul Centro e Sud Italia. Lunedì 4 piogge su buona parte del Centro-Sud. Migliora temporaneamente al Nord. Martedì 5 giornata di tranquillità ma verso sera peggiora nuovamente sul Nord Italia con altre piogge. Mercoledì 6 trovremo piogge anche forti sul tutto il Settentrione e il Centro con neve sulle Alpi oltre i 900-1200 metri (localmente più in basso) mentre in Appennino si collocherà intorno ai 1200-1300 metri. Giovedì 7 ancora qualche pioggia sul Centro e Meridione ma in miglioramento. Tempo buona al Nord. In seguito altri passaggio perturbati sulla Penisola almeno fino almeno fino al 13, poi l'Alta Pressione potrebbe fare nuovamente un piccolo visita!.




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